Il diario di Andrea Moletta dal Giro d'Italia

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  1. Carles Puyol
     
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    oggi ha ciccato il pronostico, peccato...

    Poveri corridori...
     
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    Martedì 13 maggio - Stavolta quasi cado dal palco...
    Eccoci qui anche oggi! Stamane sono partito con qualche dolorino residuo e penso anche un po’ di febbre, ma ora sto nettamente meglio. Siamo alloggiati in un bell’albergo, non il massimo della vita ma sempre meglio di quel campeggio di ieri. Siamo arrivati per le otto e mezza, anche questo un grande lusso rispetto a ieri...
    Oggi la corsa è stata abbastanza tranquilla, con Verbrugghe da solo in fuga e noi che abbiamo fatto fare tutto il lavoro alle squadre dei velocisti. Sullo strappo di Catanzaro, quando la Quickstep s’è messa a menare brutto, io e Rebellin eravamo lì, ci siamo accodati. Poi non è successo nulla e nel finale abbiamo preferito non prendere rischi. Bene comunque il secondo posto di Förster, mentre anche il “Gatto nero” stava provando a buttarsi nella mischia, quando sono finiti tutti giù per terra ed ha preferito non rischiare.
    Domani ci proveremo ovviamente con Davide, ma all’inizio sfrutteremo il lavoro delle squadre più forti, Saunier Duval, Liquigas ed LPR; peraltro la squadra di Di Luca tira sempre e comunque, in questo inizio di Giro... Verso il finale della tappa entrerò in azione io e cercherò di portare Davide alla vittoria. Sperando che i dolori mi lascino in pace, anche se mi pare di essere in miglioramento.
    C’è da lavorare ancora un po’ per quanto riguarda la mia “caccia” personale, sto carburando cercando di non disperdere energie in vista delle tre settimane. A parte le battute, dall’ultima ricognizione al villaggio di partenza ho stabilito che le ragazze più carine sono quelle della carovana e le miss. A proposito, vi racconto cosa m’è successo oggi con le miss. Eravamo sul palco, in quanto prima squadra nella classifica a punti; ci stavano premiando e, dopo il cerimoniale, stavo scendendo dalla scaletta quando vedo una miss che, vi assicuro, si faceva assolutamente notare. Per poco non cado dal palco tant’era gn... ehmm, carina!
    Poi per fortuna ho ripreso l’equilibrio, già sono caduto ieri con la bici e ruzzolare pure giù dal palco a fine corsa non era proprio il caso. Sono rimasto in piedi anche grazie all’aiuto del fidatissimo “Gatto nero”, che essendo fidanzato se ne sta bello calmo, mentre io cerco di darmi da fare!
    Vabbè, che volete farci, si ride e si cercano stimoli in ogni dove. Adesso devo lasciarvi, torno a tavola a finire di mangiare. Il mio pronostico per la tappa di domani non può che essere a favore di Rebellin, spero di vederci giusto perché anche oggi ci sono andato vicino, pronosticando un bis di Bennati. Farò di tutto per farlo vincere e per vincere la mia puntata. A domani dunque!
     
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    Mercoledì 14 maggio - Domani: o in fuga o per Rebellin
    Ciao ragazzi, anche stasera cercherò di raccontarvi il Giro dall'interno del gruppo. Innanzitutto la caduta dell'altro giorno non mi dà ancora tregua, sono stato fino a poco fa dal chiropratico che mi ha messo "in bolla", ero bloccato un po' dappertutto e mi ha messo a posto. Quando si cade inevitabilmente ti sposti ed inizi a spingere sui pedali di meno, se non nulla. Il chiropratico mi ha messo a posto un po' di vertebre, così spero di rendere al meglio nei prossimi giorni.
    Che dire della tappa di oggi? Siamo partiti come dei falchi, abbiamo percorso i primi trenta chilometri ad una velocità impressionante, da paura. Posso solo dirvi che ad un certo punto siamo passati vicino ad una villetta dove c'era un muro e sopra tanti vasi con i palloncini rosa appesi alle piante. Lo spostamento d'aria ha creato un effetto domino e sono finiti tutti per terra, roba da non credere! La corsa è vissuta sulla fuga dei cinque, poi s'è messa a tirare la Liquigas e pian pianino siamo arrivati, non senza beccare la solita pioggia. Fa più caldo al nord che al sud! Speriamo di non trovare maltempo sulle Alpi, sennò là si gela. Ecco, però se ci fosse maltempo il giorno della cronoscalata al Plan de Corones non sarei tanto dispiaciuto... Avremo modo di riparlarne più avanti.
    Oggi Davide era molto tranquillo perché avevamo davanti il nostro giovane Fröhlinger, però alla fine era anche speranzoso di riprendere i fuggitivi per potersi giocare la vittoria di tappa. Non è andata bene perché la Quickstep s'è messa a tirare un po' troppo tardi e senza convinzione. Pazienza, però complimenti a Fröhlinger che se l'è giocata fino in fondo. E anche oggi purtroppo abbiamo piazzato il nostro uomo al secondo posto, speriamo di fare un saltino in avanti ed ottenere una vittoria da qui a Milano. A parte gli scherzi, questo ragazzo promette bene, è giovane, è del 1985, come Gatto. Sempre all'attacco, veramente un bel corridore. Caratterialmente è molto tranquillo ed affabile. Purtroppo il tedesco è una lingua un po' ostica per noi italiani, quindi i tedeschi della squadra parlano, ridono e scherzano in tedesco e noi in italiano. Certo, si prova a fare alcune battute in inglese ma non rende allo stesso modo, anche perché il nostro inglese è molto scolastico. Siamo al livello base! Nonostante questa che potrebbe parere una gran differenza comunichiamo sempre e devo dire che il gruppo Gerolsteiner è veramente unito.
    Per quel che riguarda domani ho sentito che hanno accorciato la tappa di trenta chilometri e ne sono felice, accidenti! Era una tappa di 265 km, praticamente una Classica. Anzi no. Nemmeno l'Amstel è così lunga, infatti in Olanda di chilometri ne fai 256, o giù di lì. La differenza dov'è? Che all'Amstel arrivi bello fresco, essendo una corsa di un giorno. Qui siamo in una corsa a tappe, un chilometraggio del genere è assurdo, contando anche la lunghezza delle frazioni scorse. Siamo soltanto alla sesta tappa, da qui a Milano ce n'è di strada da percorrere! Meglio che si siano messi una mano sulla coscienza ed abbiano annullato il circuito. La tappa la prevedo bella dura, sarà tutta un mangia e bevi, mai un metro di pianura. Ad ogni modo dipenderà da come verrà controllata la corsa perché dopo la fuga andata in porto oggi ci saranno migliaia di scatti, statene certi. A volte si va in fuga al primo scatto, a volte si sta lì anche una, due ore prima di riuscire ad evadere. Ci proverò domani, ad uscire dal gruppo, il problema non è tanto la gamba ma la fortuna di riuscire a beccare la fuga giusta, perché anche oggi c'erano scatti in continuazione. Ci vorrà un po' di fortuna. Se non riuscirò nell'impresa aiuterò Davide per il finale della corsa. Come vincitore di tappa domani non ho la più pallida idea di chi pronosticare. È una tappa un po' incerta. Se arriva la fuga non saprei chi dire, altrimenti gioco in casa e dico Rebellin, anche se la volata dei big vinta oggi da Bettini mi dà da pensare. Speriamo bene!
    Intanto qui continua la mia "caccia", ho capito che non devo fissarmi su un obiettivo ma devo "pasturare" un po' in giro. Però me ne guardo bene dal chiedere consigli a Bruseghin, che a caccia ci va per davvero. Niente di personale eh, ma vedo che corridori in "caccia" come me ce ne sono tanti, dà carica, ti tira un po' su! Da questo punto di vista il Giro è la più bella corsa a tappe del mondo. Prima la migliore era la Vuelta ma da quando ho iniziato a prendervi parte ha perso il suo valore aggiunto. Il Tour è così così mentre il Giro è veramente la corsa migliore di tutte.
    Ora andiamo a cena, dove spareremo qualche cavolata qui e là. Chi le spara più grosse è di sicuro il nostro "dottorino", Giuliano Peruzzi. Non è la classica figura del dottore che se la tira ma è quasi un motivatore. Sia prima della tappa che alla sera è lì che ci tiene su il morale, ci fa stare rilassati, davvero un grande! Poi è anche il mio preparatore, ma oltre che questo è proprio un amico. È bello che una persona non sia solo una figura professionale ma condivida con te parte della tua vita, è davvero fantastico.
    Vi lascio dunque per la cena, poi guarderò un po' di televisione e poi a letto, perché ormai si sarà fatta mezzanotte. A domani!
     
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    Giovedì 15 maggio - Che sfortuna la "rosa" sfiorata!
    Eccomi qua anche oggi, mi trovo in auto, in direzione Vasto. Non poteva mancare un discreto trasferimento, ma per fortuna gli organizzatori si sono messi una mano sul cuore ed hanno accorciato la tappa di trenta chilometri, anche perché il caldo era terribile. Già, la tappa di oggi... È stato tutto un susseguirsi di scatti e controscatti, ad un certo punto ho perso il conto, tanti erano!
    Tutti volevano andare in fuga, come ieri vi ho antivipato, e la media è stata altissima, nelle prime due ore soprattutto. Se ieri avevamo buttato giù dei vasi di fiori con lo spostamento d’aria, oggi il nostro passaggio ha tirato via alcuni panni appesi ad asciugare! Alla fine è andata via questa benedetta fuga. Che non è stata poi tanto benedetta per noi della Gerolsteiner: Russ ha sfiorato la maglia rosa, persa per qualche centesimo, pazzesco! Siamo un po’ stufi di tutti questi secondi, meglio passare ad un dolce primo adesso…
    Scherzi a parte, sono contento sia per Visconti che è in rosa, che per il mio conterraneo Priamo: lo conosco e, anche se succede raramente che ci si incroci, ogni tanto capita di allenarci insieme. È un vero peccato che queste fughe in cui non vadano a buon fine per noi, perché devono essere queste il nostro terreno, non avendo un uomo di classifica. Insomma, speriamo di vincere una tappa prima della fine del Giro! Personalmente ho già puntato la tappa di Tivoli, che credo mi si addica particolarmente. Lì proverò a giocare le mie carte, l’ho già segnata con un circoletto rosso quella tappa, perciò tenete gli occhi aperti...
    A proposito di Giro, domani iniziano davvero le danze per la classifica. Vedo che ci sono già schermaglie tra Riccò, che dopo Agrigento vuole tornare a vincere, e Di Luca, che correrà in casa e vorrà sicuramente vincere e penso possa pure riuscirci. La corsa sarà controllatissima, le squadre dei big non lasceranno andare via le fughe tanto facilmente, com’è accaduto ieri ed oggi. Credo che sarà corsa dura sin dalla terz’ultima salita e che all’arrivo in quota di Pescocostanzo i principali favoriti per la vittoria finale giungeranno tutti insieme.
    Intanto siamo già vicini all’albergo ed è tempo per un po’ di relax. Come? Allora, intanto i soliti massaggi, che non fanno mai male, quindi la cena ed infine un po’ di sane chiacchiere in camera con Oscar Gatto. Con lui è tutta una battuta, si sparano tante di quelle cavolate che non avete idea. Oscar è un ragazzo davvero simpatico ed anche un appassionato di Internet; cosa guardi non so, spero non siti a luci rosse. (ride) Scherzi a parte, utilizza il notebook ed Internet, perché così durante le trasferte può parlare a casa e con gli amici. Io sono meno tecnologico e tecnologizzato di lui, ma sto pensando di farmi dare ripetizioni, quanto meno per non spendere un capitale in telefonate.
    C’è da dire però che Oscar a volte è un po’ “farfallone”, un tantino distratto e per questo viene ripreso dai nostri tecnici; d’altro canto bisogna capirlo, è giovane, ha 23 anni e tanta esperienza da fare ancora. Chi gli insegna? Oltre a me, che però sono solo al sesto anno da professionista, c’è Rebellin, che ha detto di voler andare avanti a correre fino a 45 anni. Credo che sia agonisticamente immortale… Il sottoscritto spera di seguire le sue orme e di appendere la bici al chiodo il più tardi possibile.
    Tornando infine alla corsa, devo dire che ultimamente nei miei pronostici ho perso un po’ di smalto, sia ieri che oggi ho sbagliato di brutto il vincitore, ma per domani, anche se è molto difficile, gioco di nuovo in casa con Rebellin. Davide è qui accanto a me in macchina che sta toccando ferro, anzi plastica, ma penso valga lo stesso, che dite? Facciamo così, mi gioco una tripla: Rebellin, Di Luca, Riccò, logicamente spero in quest’ordine. Ah, oggi la mia concentrazione in corsa ed anche prima era altissima e domani lo sarà ancor di più, per aiutare Davide. Morale della favola: la “caccia” è stata sospesa per un paio di giorni...
     
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    Venerdì 16 maggio - Occhio a Contador, questo vuole il Giro!
    Ciao ragazzi! Eccomi qui, stasera alle dieci sono già in camera. Mi pare quasi strano perché le sere precedenti a quest'ora scendevamo a cena, invece oggi abbiamo già fatto tutto, è proprio una novità. Oggi si è avuto un piccolo antipasto di Giro ma da domani si torna al solito menù.
    La tappa odierna è partita con un ritardo: il mio! Di solito sono un tipo molto puntuale, oggi ho sgarrato. Ma dopo i venti minuti canonici al villaggio di partenza (se l'hanno inventato, a qualcosa dovrà pur servire, non vi pare?) è partita la corsa, che è stata molto combattuta, dura e nella quale ho voluto risparmiare energie per la tappa di domani, una tappa a cui punto dall'inizio del Giro. Domani partiranno mille fughe, come in ogni tappa intermedia che si rispetti, e sarà questione di gamba, ma ancor più di fortuna, riuscire ad azzeccare quella giusta. Senza contare poi che a volte si va in fuga però si finisce anche fuori dai dieci, ma ogni cosa a suo tempo. Domani è una bella tappa mista, con il finale identico a quello di una tappa della Tirreno-Adriatico di qualche anno fa, allora vinse Bettini. Ecco, domani cercherò la fuga, davanti sin dall'inizio a tutti i costi, poi tireremo le somme.
    Tornando ad oggi, ero convinto che le migliori squadre controllassero la corsa ed invece uno dopo l'altro sono andati via i 37 corridori in fuga. Ed alla fine alcuni sono anche arrivati. Non pensavo davvero che riuscissero nell'impresa, più che altro perché ero convinto che i big, Di Luca soprattutto, che arrivava nella sua terra, controllasse meglio la corsa. Invece andavano in fuga uno dopo l'altro che era un piacere, naturalmente per loro...
    Parlando di Danilo, oggi non ha vinto ma ha messo un minutino tra sé e i principali rivali, su tutti Simoni. Riccò invece non l'ha staccato per niente, anche perché il giovane ha un certo Piepoli che affronta la salita con dei rapporti che sa solo lui come fa. Fenomenale! Però il mio vero favorito, o quanto meno quello da tener bene d'occhio, è Contador. Va bene in salita ed anche a crono, ha una squadra formidabile che ha tirato oggi per la prima volta da sabato. E poi ha Klöden e Leipheimer alle spalle, anch'essi da tenere d'occhio. Un trio venuto qui non per allenarsi ma per vincere il Giro. Sicuro è che Contador al mare prima della partenza da Palermo c'è andato, può darsi, ma una volta o due, mentre negli altri giorni s'è allenato. Non è quello dei tempi migliori, quello del Giro dei Paesi Baschi, per esempio, ma si vede che può crescere ancora ed è l'avversario da battere per Di Luca. Per me oggi Contador ha dimostrato di essere il candidato principale alla vittoria finale.
    Quanto a noi, oggi Davide ha cercato di limitare i danni. D'altra parte non sono queste le salite che predilige ma quelle delle Classiche, non più di 4 o 5 chilometri quindi. Lui va su bene ma ci sono quelli che vanno più forte di lui. Poi ha una classe immensa, lo si vede in ogni momento, ma ama le salite da percorrere di forza. Sui 10 chilometri salire di forza è un po' difficile, è meglio salire in agilità, ma Davide non è uno scalatore "alla Piepoli", per dire un nome. Uno che potrà fare bene in classifica generale e nei GPM, questo è poco ma sicuro.
    Facendo un passo indietro, ieri eravamo con Russ. Era convinto di aver preso la maglia rosa a fine tappa, e noi con lui. Poi la giuria ha detto che il leader era Visconti, Russ s'è messo a piangere, aveva gli occhi gonfi e mi ha fatto molta tenerezza. È stato come se i giudici avessero tolto di mano un giocattolo ad un bambino. Non vorrei mai provare quello che ha provato lui, prima pensare di essere in rosa, poi no, oltretutto con lo stesso tempo. É stata una discreta mazzata. Dico questo perché Russ, al di là di come corre, è un buonissimo ragazzo, davvero buono come il pane. Tecnicamente è uno scalatorino, è giovane ed è un gran regolarista. Secondo me ha molti margini di miglioramento, lo vedrete negli anni a venire.
    Il pronostico per domani è molto difficile. Volendo andare in fuga avrei un conflitto d'interessi... Se arriva la fuga non saprei chi può vincere (anche se mi dicono di un certo Moletta, chi lo conosce questo qui?!?) mentre con il gruppo compatto vedo favorito il Grillo. Anche perché Davide mi ha detto di non pronosticarlo più come vincitore... (ride, ndr)
    Ora andrò a vedere un po' di tv, non so nemmeno che programmi ci sono al venerdì sera. Sono qui in camera, come vi ho già detto. C'è Oscar Gatto già in pigiama. Dorme con una maglia rosa, sostiene che si addice al momento e poi se non riesce a prenderla in corsa almeno ha quella con cui dorme. Però dice anche che potrebbe risultare un pochino ambigua...non ha tutti i torti! I pantaloni invece sono blu, non si accostano molto bene con il rosa però richiamano i colori della Gerolsteiner! Vi do la buonanotte, ancora il tempo di sparare qualche cavolata con Oscar e poi spegneremo la luce. L'appuntamento con voi è per domani, in corsa, speriamo bene. E non dico altro...

    Sabato 17 maggio - Finora tanta fatica, ma domani ci proviamo
    Ciao a tutti ragazzi! Siamo ad una settimana esatta da quando è partito il Giro ed è tempo di fare un piccolo bilancio. Inutile dire che siamo stanchi, tutti quanti, nessuno escluso. La tappa più corta era di 180 km e le altre superavano i 200, già la cosa è stressante. In più pensate che il tipo di tappa non era proprio da prima settimana di Tour e capirete come mai siamo così logorati già dopo una settimana. Senza contare i trasferimenti pazzeschi quasi sempre, a parte ieri. Gli uomini più in forma del gruppo per adesso sono Di Luca, che ieri ha fatto una sparata incredibile in salita e Riccò. Senza dimenticare gente come Piepoli e Contador, da non sottovalutare affatto. Il primo bilancio per la Gerolsteiner è buono, siamo secondi in classifica con Russ e contando la squadra che abbiamo portato, senza ambizioni di classifica, possiamo essere più che soddisfatti! Poi con Davide e non solo abbiamo ottenuto molti piazzamenti di tappa che vanno sempre bene e tengono alto il morale, quindi siamo contenti. Non posso dire altrettanto della "caccia", che in una settimana s'è rivelata un nulla di fatto. Il problema è che il villaggio di partenza è ben fornito ma mi dicono che quello all'arrivo sia ancora meglio fornito, mannaggia! Beh, ho ancora due settimane per rifarmi sotto.
    Parlando di oggi si è partiti a tutta come al solito e come avevo detto le fughe sono state una marea. O meglio, i tentativi di fuga. La Quickstep di Bettini però s'è messa subito davanti ed ha controllato la corsa, oggi il Grillo voleva proprio vincere. C'è andato vicino, battuto di un soffio da Riccò. Io avrei voluto far meglio ma non avevo una gran gamba. Risento ancora della caduta dell'altro giorno e la scorsa notte ho dormito poco e male, le escoriazioni sul fianco mi davano noia. Mi dispiace perché oggi avrei voluto tentare di andare in fuga o comunque di dare una maggior mano a Davide, e invece ho patito più del previsto. La tappa di domani, abbastanza tranquilla, ed il primo giorno di riposo cadono a fagiolo, sono proprio l'ideale!
    Domani, già. Domani si arriva in Toscana, a casa di Bennati e Bettini. Lo strappetto posto a 15 km dall'arrivo può fare male e secondo me non è messo in quel punto senza una ragione. Mi spiego: si arriva in Toscana, quindi Bettini vorrà vincere davanti al suo pubblico. Ecco, su quello strappo potrebbe o scattare - ed in quel caso se stessi bene darei una mano a Davide per seguire il Grillo e poi giocarsela - oppure mettere la squadra a tirare a tutta per far fuori i velocisti puri e sprintare per la vittoria. Non so, magari mi sbaglio, ma quello strappo nel finale è messo lì a bella posta. Noi tenteremo di vincere con Gatto, che ora è qui che fa il furbo ma su quegli strappi regge...oddio, teoricamente regge, lui dice di potercela fare, poi non si sa. No, a parte gli scherzi mi pare in buona condizione, farà di tutto per giocarsela, ne sono convinto. Poi ora è esperto, ha fatto lo scorso Giro in stanza con Rebellin mentre io ero infortunato. Gli ho detto di cercare di imparare il più possibile da un campione come Davide, di carpire ogni consiglio. E Oscar cosa mi fa in cambio? Arriva ultimo a Milano! Che poi quell'ultimo posto è argomento di scherzo, lui l'anno scorso era appena passato pro e concludere un Giro già al primo anno è una gran bella soddisfazione, non importa la classifica.
    Torniamo a domani, il mio pronostico cade su Bennati, un gran bravo ragazzo, scherzoso e serio. Ci conosciamo da una vita, abbiamo anche fatto il militare insieme, ma non a Cuneo, a Bologna. Con noi c'erano anche altri attuali pro, come Ballan, Pietropolli, Quinziato...eravamo una bella squadretta anche lì, insomma.
    Ora vado a letto, magari mi guardo un po' di Super Quark. Parlano dei Sumeri, credo, sono argomenti che mi interessano discretamente. Domani cercherò di non faticare troppo e poi giungerà il riposo come una manna dal cielo. Le botte infatti si assorbono meglio riposando che correndo. Anzi, correndo spesso non si fa altro che peggiorare la situazione. Nelle prossime puntate, dunque, vi parlerò un po' più di me ed inizierò con il raccontarvi qual è una giornata tipo al Giro, non senza qualche aneddoto divertente. Continuate a seguirmi perciò!

    Domenica 18 maggio - Il pronostico di domani: 1° Moletta, 2° Gatto
    Ciao ragazzi, siamo quasi arrivati al giorno di riposo desiderato da tutto il gruppo. Dico “quasi” perché il mio orologio segna le 23 e non siamo ancora giunti all’albergo di Fano. Anche oggi, tra l’altro, ci siamo sorbiti ben 220 km. Ho visto tutto il gruppo stanco, ma proprio tutti. Credo che quello che stiamo correndo sia uno dei Giri più duri degli ultimi anni, sia dal punto di vista del percorso che per i trasferimenti. Spiace ripetermi ma è così.
    Oggi la tappa è andata come avevo previsto ieri. Non intendo dire che ho azzeccato il pronostico di Bennati vincitore, si sa che Daniele è il velocista che arriva più fresco di tutti a sprintare, anche dopo una rampa bella tosta come il San Carlo. Mi riferivo invece alla Quickstep che, com’era prevedibile, ha affrontato la salita a tutta per far fuori i velocisti puri ed io e Davide eravamo lì davanti, ottimo segno. Non ci è riuscita ma solo perché dalla vetta al traguardo mancavano 15 km. Nel finale ci siamo messi davanti anche noi della Gerolsteiner, poi Gatto doveva tirare la volata a Förster – come stabilito stamane durante la riunione - ma credo che i due non si siano capiti molto bene. Pazienza, sarà per il prossimo sprint.
    I postumi della caduta si fanno ancora sentire durante le notti, spero solo che il giorno di riposo serva a smaltire anche questi piccoli acciacchi per poi tornare competitivi a Cesena, uno degli ultimi arrivi adatti a Davide. Domani io riposerò per modo di dire, infatti dormo sempre 7 ore a notte, non di più. Finisce sempre che al mattino alle 8 sono già sveglio. Proprio non capisco quelli che riescono a dormire anche fino alle 11!
    Domani dunque sveglia alle 8 e piccola sgambata, ma piccola piccola eh. Anche perché poi ci aspetta la crono di Urbino, dove cercherò solo di limitare i danni. Sapete infatti che splendido feeling ho con le prove contro il tempo… Chi invece non dovrebbe andar male è il nostro Russ, proverà a dare il meglio di sé per strappare questa benedetta maglia a Visconti. Spero tanto che ci riesca, se lo meriterebbe davvero! È un bravo regolarista ed a crono, pur non essendo uno specialista, dovrebbe andare abbastanza bene. Se sarò stato buon profeta o meno ve lo dirò dopo domani. Speriamo tra l’altro che Russ non mi abbia sentito, non sarà scaramantico ma nelle riunioni di squadra, quando cerchiamo di indovinare chi vincerà una tappa, si domanda sempre: “Oggi chi vince, presenti esclusi?”.
    Il mio pronostico per domani è…ci stavate credendo eh! Domani ve lo dico io chi vince, Moletta primo e Gatto secondo. Questo è l’ordine di chi si alzerà prima da letto… Gatto infatti, al contrario del sottoscritto, è più dormiglione e spesso ama stare a letto fino a mezzogiorno. Ma vedrete che lo faccio alzare io a suon di cuscinate, altro che storie! Ecco, ora mi sta dicendo che se provo a svegliarlo presto mi tira una testata. Guarda te che scarso rispetto hanno i giovani nei confronti dei vecchietti!
    Ora siamo all’albergo, era quasi ora! Vi saluto e vi do appuntamento a domani, se non altro per farvi sapere se ho vinto la mia lotta mattutina contro il “Gatto nero”…
     
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    Lunedì 19 maggio - E tornò la noia...
    “Riposo!”. Quest’espressione mi ricorda tanto i tempi di quand’ero a militare, esattamente dieci anni fa. Ironia della sorte, prima di andare in caserma a Bologna, feci l’addestramento proprio qui dove ci troviamo oggi, a Fano. E così oggi ci è scappata la visita alla caserma di Fano, cittadina che mi piace tantissimo, specie per il suo centro storico. La zona di Pesaro, Fano ed Urbino mi piace da morire!
    Il riposo inteso come giorno in cui al Giro non si corre, è una benedizione. Ci voleva davvero! Eppure io non ho riposato (di notte, intendo dire) poi tanto, come vi avevo detto, mi sono alzato alle sette e mezza. Oscar [Gatto], nonostante le minacce di ieri, ha aperto un occhio e mi ha chiesto che ore erano. Dopo di che, clamorosamente s’è alzato, non mi sembrava neanche vero! Abbiamo fatto una sgambata di un’ora, o meglio: doveva essere di un’ora, poi è diventata di tre quarti d’ora, tra una sosta ad un bar, la lettura della Gazzetta, la visita al centro di Fano.
    Per il resto la giornata è stata noiosetta. Nel pomeriggio Oscar ed io abbiamo dormito un paio d’ore. Infatti è vero che mi alzo sul presto la mattina ma al pomeriggio mi viene sempre il classico abbiocco. Dopo è stata la volta dei massaggi, della cena e così via, una grandissima noia. I riposi di solito sono noiosi ma necessari, sembra un po’ di essere tornati alla vigilia del cronoprologo di Palermo, infatti anche domani sarà una giornata che scorrerà via lenta. Fate conto che parto alle 14.42 o giù di lì, quindi pranzerò alle dieci, tre ore prima, poi mi riscalderò un’ora e infine un’altra ora per correre la cronometro, in cui cercherò di salvare la gamba, magari senza uscire fuori dal tempo massimo... Bisognerà davvero impegnarsi sennò si va davvero fuori tempo massimo, in una crono atipica e dura come questa.
    La gamba la tengo invece per la tappa di Cesena, nella quale voglio assolutamente aiutare Davide a giocarsi tutte le sue carte. È una delle sue ultime possibilità di vittoria, o di far bene, considerando anche che probabilmente lui dopo Cittadella andrà a casa, tanto abita a pochi chilometri dall’arrivo. Lo aiuterò specialmente sul Carpegna, una delle tante montagne di Marco Pantani: essendo una salita dove si allenava lui dev’essere bella dura.
    Io non l’ho mai fatto, il Carpegna, però posso dire di aver conosciuto il Panta, che ci si allenava. Era il 2003 ed io ero appena passato professionista con la Mercatone Uno–Scanavino. Con lui ho fatto il Giro di Catalogna di quell’anno. Logico, Pantani l’ho conosciuto ma non bene come chi ci ha corso insieme per tanti anni, però posso dire che era un grande campione, ma soprattutto un grand’uomo. Campione in gara e fuori, sempre disponibilissimo. Ricordo di averlo visto prima di una gara, alcuni tifosi mi chiesero di portargli alcuni oggetti da autografare. Io non sapevo se li avrebbe accontentati tutti ed invece si mise lì ed iniziò a scrivere il suo nome infinite volte. Alla fine i suoi tifosi erano raggianti e lui era altrettanto felice per loro.
    Tornando a domani i punti interrogativi sono due: il primo riguarda chi vincerà la prova, il secondo ci coinvolge come squadra, perché Russ potrebbe strappare la rosa a Visconti. Il siciliano in realtà mi è sembrato più vivace e pronto negli ultimi giorni, specie sugli strappetti a lui congeniali, mentre Matthew è un regolarista e preferisce pendenze più dolci. Certo non abbiamo nulla da perdere e Russ cercherà di insidiare Visconti come potrà, il coraggio non gli manca. Resta però il fatto che 34 secondi da rosicchiare sono tanti ma ci proveremo lo stesso. Chi vincerà? Già, il riposo è passato e devo fare un pronostico serio! A San Vincenzo ho azzeccato Bennati, ieri ho detto che mi sarei alzato prima di Gatto e così è stato… No, scherzi a parte, per la crono mi gioco una doppia, come pure ho fatto ieri con Moletta - Gatto. Domani dico che vincerà uno fra Klöden o Savoldelli. Ora vi saluto, approfitto della temporanea assenza di Gatto dalla camera per guardare un po’ di tv, poi tutti a nanna. Domani ci aspetta una giornata…terribilmente noiosa!

    Martedì 20 maggio - Giù il cappello per Bruseghin!
    La tempesta dopo la quiete. Per la verità non si dice proprio in questo modo, peraltro la tempesta l’abbiamo presa, eccome. Mi riferisco comunque alla classifica, visto che oggi si sono iniziate a scoprire le carte. Molti avranno patito il fatto di correre una crono di questo tipo dopo il giorno di riposo, visto che con la sosta il motore di ognuno si ferma bruscamente, non essendo abituato a restare “spento” per un’intera giornata; in questo senso il riposo è un elemento di disturbo, se così si può dire. L’ideale sarebbe riprendere con una tappa piatta, ben diversa sia da una crono vallonata come quella di oggi sia da una tappa come quella di domani. E così qualche big sembrava avere il motore un po’ “ingolfato” e così si possono spiegare alcune prestazioni odierne, per esempio quella di Di Luca, che per l’appunto potrebbe aver sofferto il giorno di riposo.
    Oggi ad ogni modo ha vinto l’Associazione dei corridori del triveneto - il cui presidente è Cristian Salvato - con Marzio Bruseghin, grandissimo ragazzo e corridore. Lo conosco, anche se non ci alleniamo insieme perché lui è trevigiano e io di Cittadella, ma è una persona squisita. E poi vogliamo parlare di come corre? Se fa il gregario è uno dei migliori in circolazione, se fa il capitano è affidabilissimo, insomma, ovunque lo si metta riesce sempre a ritagliarsi il proprio spazio. Oggi è andato veramente forte: aveva già vinto ad Oropa lo scorso anno, ma mi ha impressionato lo stesso. Mettersi dietro gente come Klöden ed altri specialisti del cronometro non è cosa da poco, bravo Marzio! Mi ha stupito anche Visconti, non sapevo andasse così bene a crono, eppure Gatto mi confermava che è sempre stato bravo contro il tempo. Anche la maglia rosa aiuta molto a dare la carica, ovviamente. Fatto sta che ormai ’sta maglia non la prendiamo più, noi Gerolsteiner. Pazienza!
    Parlando di me (è pur sempre il mio diario, no?), sapete quanto ami la bici da crono ed oggi è andata come previsto. Non ho corso a tutta e mi son beccato sei minuti, quasi sette a dire il vero. Mi risparmio per domani, quando tenterò di dare una mano a tutta la squadra e se possibile a portare Davide [Rebellin] nelle posizioni migliori in una tappa che farà sicuramente classifica. La gamba migliora, mentre intanto le previsioni per domani danno ancora pioggia. Sarà una perturbazione che ci segue da Palermo, come la nuvola di Fantozzi! Il mio problema sono le discese bagnate, come già vi dicevo: da quando sono caduto l’anno scorso, non le posso vedere; poi il fatto di avere un ferro nella gamba mi dà ancor più fastidio. Avere una gamba normale ed una con un ferro all’interno é come parlare del cemento normale e del cemento armato: l’uno se prende un colpo si crepa soltanto, l’altro si rompe, esplode! Potrete capire perciò come attenda la fine della stagione per levarlo e non aver più timore, tornando a spingere come prima, se non di più. Infatti la sinistra ad oggi è un po’ più contratta perché lavora più della destra, me lo dice anche il massaggiatore, ma è questione di tempo. Sono in miglioramento, dai!
    Capitolo Rebellin... Io lo vedo bene, lui di sé non dice mai niente, questo è poco ma sicuro. Sono sempre gli altri che lo vedono… Se anche avesse la forma migliore dell’universo e tu gli chiedessi come sta, non gli strapperesti più di un “Non c’è male, così così”. Mai sentito dire “ho una gamba pazzesca!”, però lo vedo da fuori, lo conosco e so che domani anche se andrà piano andrà forte. No, non è un gioco di parole, è la pura verità. Se va bene vince, se va male non esce dai primi cinque, ecco come la vedo. Prendete oggi: ha fatto la crono non a tutta eppure è arrivato 28esimo, a tre minuti da Bruseghin. Qui sta la differenza tra un campione come Davide e me: che se lui non corre a tutta fa 28esimo, se la stessa cosa la faccio io arrivo 125esimo, con il distacco più che raddoppiato. Vedremo di far bene domani insomma, ci attende una giornatina coi fiocchi…
    Intanto Oscar [Gatto] non si vede, sarà da qualche parte attaccato a Internet, garantito. In questo caso però non si può dire che quando Gatto non c’è Moletta balla, anzi. Oscar è un “gattone da compagnia”, è fantastico per come riesce a tenere alto il nostro morale. Mentre è fuori dalla stanza sto attendendo che arrivi il sonno – non è molto lontano dall’arrivare a dire il vero! – guardando Fantozzi su un canale locale. Fantozzi è un classico ma al cinema non amo molto i film comici. Non vado certo a vedere i varii Boldi o De Sica, non sono il mio genere. Sono più “fumettaro” diciamo, fate conto che prima del Giro l’ultimo film che ho visto è stato “Ironman”, davvero molto bello. A me piacciono tutti i supereroi, tranne Capitan America: lui proprio non mi dice nulla, è il supereroe più inutile di tutti, uno che lancia uno scudo non può che essere inutile, è un’americanata, su! Al cinema amo molto guardare thriller o film riguardanti la religione. Per esempio ho letto e visto “Il codice da Vinci” e m’interesso delle varie teorie che hanno elaborato riguardo al “vangelo di Giuda”. Mi piace tenermi informato di queste cose, sono cattolico praticante, ho ricevuto un’educazione cattolica molto forte, avevo uno zio frate ed ho una zia suora.
    Ma... non per questo rinuncio alla “caccia”, sennò che veneto sarei! La “caccia” è stata sospesa anche oggi, sapete che prima delle crono non si fa il consueto giro al villaggio. Inoltre ieri sera c’è stata la festa della Carovana rosa, me lo hanno detto stamane alcuni direttori sportivi e mi hanno preso in giro dicendomi quanta gn… ehm bella gente c’era. Ma io sono qui per correre, è il mio lavoro, altrimenti i sacrifici che faccio andrebbero in malora e la squadra farebbe bene a cacciarmi. Semmai, dopo la fine del Giro... la miss mora con gli occhi verdi… Dai, sono sicuro che gli uomini avranno già capito a chi mi riferisco!
    Che altro? Ah, l’angolo del pronostico... Sarà il sonno, ma non ne ho la più pallida idea! Se va via la fuga vince uno in fuga, mi pare logico! Sono quasi certo che la corsa non verrà troppo controllata. Sennò mi rigioco la carta di casa e dico Rebellin, sperando che Davide non legga il mio diario, anzi, che proprio non si connetta, sennò domani dopo la tappa me ne dice di tutte i colori, con tutte le volte che l’ho dato vincente ed ho toppato! A meno che stavolta non vinca per davvero…
     
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