9° Tappa: Civitavecchia - San Vincenzo

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  1. Joey Ramone GN
     
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    9° Tappa
    Civitavecchia - San Vincenzo



    PRESENTAZIONE DELLA TAPPA

    La Civitavecchia – San Vincenzo sarà una delle tappe più facili del 91° Giro d’Italia. Facile sì, ma non semplice, almeno dal punto di vista dei velocisti che dovranno fare i conti con tre salitelle, spolverate come il cacio sui maccheroni da Zomegnan negli ultimi 70 Km di gara. Se la prima, le Collacchie, costituirà un ostacolo innocuo, più grattacapi potrebbero dare le ascese verso Campiglia Marittima e San Carlo, in particolar modo se il gruppo ci giungerà ai piedi stanco, provato dalle alte medie che invoglierà il tracciato. Quasi tutta la prima parte di gara, infatti, si svolgerà sull’Aurelia, in uno dei suoi tratti più scorrevoli, dove l’antica via consolare è oggi sostituita da una strada a carreggiata doppia e quattro corsie: un invito ad andare a tutto gas, a concludere in fretta la fatica giornaliera, considerato anche il lungo trasferimento verso le Marche che attenderà i “girini” la sera stessa.
    Il percorsò si snoderà interamente nella Maremma, vasto territorio posto a cavaliere tra Lazio e Toscana, il cui toponimo deriva, secondo discordanti pareri, dal termine latino “maritima” oppure al castigliano “marisma”, significante “palude”. In effetti, questa terra è stata per secoli malsana, dove la vita era difficoltosa, come ci tramanda la nota canzone popolare “Maremma amara”. Nonostante le vittorie sulla malaria e sul latifondo, oggi la Maremma continua a mostrarsi al visitatore con un volto di terra aspra, dai forti contrasti e dai colori affascinanti.
    Come le ultime edizioni della Tirreno-Adriatico, la nona frazione della corsa rosa prenderà il via da Civitavecchia, non più esclusivamente il “porto di Roma”, essendo da alcuni anni trasformatosi nel secondo scalo d’Europa per numero di passeggeri annui in transito.
    Entrati dopo pochi chilometri dal via in provincia di Viterbo, nel territorio dell’antica Tuscia Romana (com’era identificata quest’area dopo la fine del dominio etrusco), si abbandonerà temporaneamente l’Aurelia per attraversare il centro di Tarquinia, uno dei più importanti insediamenti della dodecapoli etrusca, potente alleanza di carattere economico, religioso e militare. Celebre è la sua necropoli, in uso dal VII sec. a.C. all’età romana e definita dall’archeologo Massimo Pallottino come “il primo capitolo della storia della pittura italiana”, per l’uso di decorare con pitture i sepolcri delle famiglie aristocratiche, che proprio in questo luogo raggiunse una dimensione particolarmente ampia e continuata nel tempo.
    Ripresa l’Aurelia, ora divenuta una veloce superstrada, si procederà in direzione della Toscana, lambendo il borgo agricolo di Montalto di Castro, nel cui territorio si trovano i resti di Vulci, altra importante città etrusca, i cui reperti sono esposti nel complesso medioevale dell’Abbadia (caratterizzato da uno spettacolare ponte arditamente gettato sul fiume Fiora). Una ventina di anni fa questo comune ebbe un momento di notorietà per l’intenzione di erigervi una centrale nucleare, poi trasformata in impianto termoelettrico convenzionale (è il più grande d’Italia) a seguito del referendum del 1986.
    Rasentando i resti di un’antica dogana si entrerà nella regione di Gino Bartali al quale, per la nona volta, sarà intitolata la tappa toscana: una tradizione iniziata al Giro del 2000, poche settimane dopo la scomparsa dell’”uomo di ferro”.
    Si abbandonerà nuovamente l’Aurelia per imboccare la litoranea, che costeggia il lago di Burano, separato dal Tirreno da una fascia dunosa e protetto da una riserva naturale. Di lì a poco si attraverserà la rinomata località balneare di Ansedonia, situata sull’omonimo capo: vi si trovano luoghi d’interesse turistico come la “tagliata etrusca” e gli scavi dell’antica città di Cosa, fondata nel 273 a.C. dai romani. Si ritroverà la SS 1 dopo aver lambito l’estremo orientale del Tombolo della Feniglia, l’inferiore delle due strette spaggie che, costituitesi nel corso dei secoli a seguito dell’azione delle correnti marine, collegano la terraferma al promontorio di Monte Argentario, in origine isola appartenente all’Arcipelago Toscano. Tra le due spiaggie esterne si distende una laguna, suddivisa in due specchi d’acqua da un tombolo rimasto incompleto, sul quale sorge la città di Orbetello.
    Procedendo verso nord, si giungerà nel borgo di Fonteblanda, dove si stacca sulla sinistra una strada diretta a Talamone, villaggio di pescatori nel quale soggiornarono, dal 6 al 8 maggio 1860, i Mille di Garibaldi, in “scalo tecnico” per far rifornimento d’armi, durante la traversata da Quarto a Marsala. Alle spalle di Talamone si estendono i Monti dell’Uccellina, piccola catena collinare quasi interamente ricoperta da fitta macchia mediterranea e per questo motivo protetta nell’ambito del Parco naturale della Maremma. Il nome deriva da quello di torre trecentesca, un tempo inserita in un sistema difensivo che collegava la rocca di Talamone a quella di Castiglione della Pescaia. Vi si trovava anche il Castello di Collecchio, messo a ferro e fuoco dai pirati turchi del famigerato Barbarossa la notte del 22 aprile 1543: furono trucidati tutti gli esponenti della famiglia proprietaria, i Marsili, risparmiando solo la sedicenne Margherita che, rapita e portata in oriente, sarà introdotta nell’harem dell’imperatore turco Solimano il Magnifico, divenendone in seguito la legittima consorte.
    Il percorso della tappa ora si stacca dal mare e s’interna, sempre seguendo il tracciato dell’Aurelia, che punta in direzione di Grosseto, il capoluogo di provincia più meridionale della Toscana e uno dei pochi in Italia ad aver conservato quasi integra la cerchia muraria a pianta esagonale, compiuta tra il 1574 ed il 1593. Nel 1835, venuti meno gli scopi difensivi, i fossati furono colmati mentre spalti e baluardi si trasformarono in viali e giardini; furono demolite la sola Porta Nuova ed un prospiciente tratto di mura.
    All’orizzonte si prospetta un nuovo cambio di scena; uscendo da Grosseto si lascerà ancora l’Aurelia per tornare in vista del mare, ricalcando le rotte di una storica cronometro del Giro d’Italia, proposta in due occasioni alla corsa rosa, entrambe caratterizzate dalle inattese débâcle dei favoriti della vigilia. Nel 1953, al termine dei 48,5 Km della Grosseto – Follonica, il pronosticatissimo Fausto Coppi incassò 46” dallo svizzero Koblet, uno schiaffo dal quale il Campionissimo dette l’impressione di non riuscirsi a riprendere, almeno fino alla storica giornata dello Stelvio. 41 anni più tardi, ben più rilevante sarà il distacco accusato dal navarro Indurain, staccato di oltre due minuti dal russo Berzin e preceduto da altri due corridori.
    Si ritroverà il Tirreno a Marina di Grosseto, dove l’australiano McEwen si impose al Giro del 2005. Seguendo la litoranea ci si porterà nella “Svizzera della Maremma”, ovvero Castiglione della Pescaia, così soprannominata per la qualità del mare, delle spiagge, delle attrezzature e per la cura dell’ambiente: prerogative che hanno portato all’assegnazione delle “cinque vele” di Legambiente a questa esclusiva località balneare.
    Siamo alle porte della fase più impegnativa della tappa ma, come dicevamo in apertura, la prima salita da affrontare sarà dolcissima, da traguardo GPM di quarta categoria: in 4 Km ci si porterà dal livello del mare ai 120 metri della galleria della Cascata delle Collacchie, superando una pendenza media del 2,8% appena. Più acclive, ma di pochissimo, la discesa che condurrà a Pian d’Alma, dove si diparte la strada per Punta Ala, estremità meridionale del Golfo di Follonica, sulla quale si colloca l’omonima località balneare d’elite, caratterizzata da lussuosi residence e di un attrezzato porto turistico: è stato la base operativa di Luna Rossa, la barca a vela dello Yacht Club Punta Ala che, condotta da Francesco De Angelis, il 6 febbraio 2000 si è aggiudicata la Louis Vitton Cup, divenendo in tal modo la sfidante ufficiale di Black Magic NZL60 (del Royal New Zealand Yacht Squadron) nella 3a edizione dell’America’s Cup, svoltasi ad Auckland.
    Su strada nuovamente pianeggiante, ci si porterà a Follonica, località menzionata fin dal 1038 ma divenuta centro abitato solo nel 1834, a seguito dell’apertura delle “Reali e Imperiali Fonderie”, volute dal granduca Leopoldo II di Toscana e divenute il principale luogo di lavorazione del ferro dello Stato toscano. Testimoni di quest’attività sono l’area ex-ILVA (oggi sede di un museo, costituisce una delle porte d’accesso al Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane) e la chiesa parrocchiale, intitolata a San Leopoldo (non poteva essere altrimenti) e realizzata facendo largo utilizzo della ghisa quale elemento decorativo.
    A questo punto ci sarà il terzo ritorno (e non sarà l’ultimo) sull’Aurelia, stavolta sul vecchio percorso che, una volta entrati nel territorio della provincia di Livorno, corre parallelamente alla nuova statale, mentre entrambe s’internano nuovamente per tagliare il promontorio di Piombino. Il percorso permane pianeggiante fino a Venturina, località industriale e termale, le cui acque erano note fin dal tempo dei romani, che le chiamavano “Aquae Populoniae” (legandole così alla vicina Populonia, l’unico centro etrusco sorto lungo la costa). Presso il Calidario, una delle due sorgenti termali, ha inizio la seconda salita prevista, che condurrà i girini a Campiglia Marittima, centro dall’elevato interesse urbanistico sorto sulle pendici occidentali del Monte Pitti. La rocca che domina l’abitato è raggiunta al termine del tratto più ripido dell’ascesa (0,6 Km al 7,7%), evitato dalla corsa che si limiterà a salire fino alle porte dell’abitato, percorrendo circa 4 Km al 4,8%. Al termine della discesa la corsa farà il suo ingresso nel circuito finale, lungo 15 Km e che sarà percorso all’incirca per una volta e mezza. Breve tratto d’Aurelia in direzione di Follonica e poi si devierà quasi subito per la strada litoranea, raggiungendola nei pressi della località Casa Cavalleggeri. Seguendola verso nord, in circa 5 Km cui si porterà al traguardo, posto in Via della Principessa. L’anello si aprirà con l’ennesimo ritorno sull’Aurelia, abbandonata ben presto per affrontare la salita verso la frazione di San Carlo. Appena 168 i metri di quota, appena 4 i chilometri dell’ascesa, appena 3,8% la pendenza media: salita facile? Niente affatto, questo ostacolo potrebbe risultare indigesto per molti, a partire dalla “scaglia” di 0,2 Km al 11,4% con la quale si apriranno le danze! E, più avanti, si dovranno superare altri 0,4 Km impegnativi (9,3%), mentre il resto della salita sarà assai malleabile, interrotta da una da una contropendenza di quasi mezzo chilometro appena sotto lo scollinamento. A complicare le cose entreranno in campo altri due fattori: la strada verso San Carlo è larga e prevalentemente rettilinea, caratterizzata da poche e rare curve. Stesso copione, ovviamente all’inverso, per la discesa che, in vista del ritorno sull’ex SS 1, proporrà una picchiata di 0,7 Km al 10,1%.
    Riagguantata l’Aurelia e tornati al bivio per Campiglia, dove si era conclusa la precedente discesa, ripercorrendo le strade sopra descritte si raggiungerà il traguardo “reale” della nona tappa.
    San Vincenzo è una delle località più attrezzate della Toscana sotto l’aspetto del turismo balnerare (attualmentre è in cantiere l’ampliamento del porto turistico, per trasformarlo in uno dei principali della regione). Nota nell’ambiente ciclistico come sede di partenza del “GP Costa degli Etruschi”, si colloca esattamente di fronte al tratto di mare ove avviene il “matrimonio” delle acque del Tirreno con quelle del Mar Ligure. Si è soliti, però, definire impropriamente “tirrenica” tutta la costa della regione, dalla Maremma alla Versilia.

    I VALICHI DELLA TAPPA

    Sella (120 m). Valico privo di una denominazione propria, vi transita la SS 322, tra Castiglione della Pescaia e Pian d’Alma. Coincide con il culmine della salita della Cascata delle Collacchie.

    Mauro Facoltosi - ilciclismo.it


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    Foto
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    Il Porto di Civitavecchia

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    Vulci, Castello dell'Abbadia e ponte sul Fiora

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    Monti dell'Uccellina

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    Tombolo della Feniglia



    Edited by SarriTheBest - 9/5/2008, 02:44
     
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    sicuramente la tappa clou del Giro... :asd:

    e io ci sarò! :D
     
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  3. 19bimba86
     
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    Anke io ci sarò ad aspettarli tanto san vincenzo e vicino......
     
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  4. absolutelybaso
     
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    ma che piattume questa tappa! :asd:
     
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    Nn scherziamo.. è la tappa decisiva x la classifica generale.. la tappa clou.. tutti la stanno aspettando con fibrillazione...
    :asd:

    Occhio cmq che alla fine c'è il San Carlo.. tanti velocisti potrebbero bloccarsi lì... tipo nonno McEwen... :asd:
     
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  6. 19bimba86
     
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    poverino nonno McEwen. ih ih ih e si c'è il san carlo mmmm bettini misa ke domani vuol vincere
     
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    CITAZIONE (SarriTheBest @ 17/5/2008, 18:36)
    Nn scherziamo.. è la tappa decisiva x la classifica generale.. la tappa clou.. tutti la stanno aspettando con fibrillazione...
    :asd:

    Occhio cmq che alla fine c'è il San Carlo.. tanti velocisti potrebbero bloccarsi lì... tipo nonno McEwen... :asd:

    la tappa giusta per simoni, che stacchera tutti in pianura... :asd:

    scherzi a parte non vedo alternative valide a Bennati Bettini... forse Cavendish
     
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  8. albe83
     
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    CITAZIONE (Jackfish @ 17/5/2008, 18:48)
    CITAZIONE (SarriTheBest @ 17/5/2008, 18:36)
    Nn scherziamo.. è la tappa decisiva x la classifica generale.. la tappa clou.. tutti la stanno aspettando con fibrillazione...
    :asd:

    Occhio cmq che alla fine c'è il San Carlo.. tanti velocisti potrebbero bloccarsi lì... tipo nonno McEwen... :asd:

    la tappa giusta per simoni, che stacchera tutti in pianura... :asd:

    scherzi a parte non vedo alternative valide a Bennati Bettini... forse Cavendish

    e mcewen! :boia:
     
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  9. absolutelybaso
     
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    CITAZIONE
    la tappa giusta per simoni, che stacchera tutti in pianura...

    giusto!!vai giboooooooooooo!!!!:asd:

    spero che bettini vinca domani!!!
     
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    CITAZIONE (Jackfish @ 17/5/2008, 18:48)
    CITAZIONE (SarriTheBest @ 17/5/2008, 18:36)
    Nn scherziamo.. è la tappa decisiva x la classifica generale.. la tappa clou.. tutti la stanno aspettando con fibrillazione...
    :asd:

    Occhio cmq che alla fine c'è il San Carlo.. tanti velocisti potrebbero bloccarsi lì... tipo nonno McEwen... :asd:

    scherzi a parte non vedo alternative valide a Bennati Bettini... forse Cavendish

    Uhm... anche Cavendish nn digerisce molto la salita... mettiamoci anche Zabel cmq... :sisi:
    Certo che l'arrivo a 2 passi da La California sarà una grandissima spinta in + x il Grillo... ci sarà pieno di suoi tifosi poi... Bettini favorito numero 1... :sisi:
     
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  11. 19bimba86
     
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    E si speriamo per il Betto te Sarri ci vai?????
     
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    beh mcewen non ce lo metto proprio... con quella salita arrivera fuori tempo massimo :asd:
     
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    :sisi:... niente Parma domani...
     
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  14. Vince™
     
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    che centra il parma?
     
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    Fino all'altro giorno nn sapevo se domani sarei stato a San Vincenzo xchè c'avevo d'andà a Parma...
    Invece ci sarò... sperando che il tempo migliori xchè oggi fa veramente schifo...
     
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57 replies since 21/3/2008, 11:57   846 views
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