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4° Tappa
Pizzo Calabro - Catanzaro Lido
PRESENTAZIONE DELLA TAPPA
La prima giornata continentale del Giro 2008, si correrà sulla falsariga di quella precedente, almeno per il risultato di tappa. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi, per le squadre dei velocisti, rintuzzare gli attacchi che stimoleranno le cinque ascese previste. In ottica volata finale, le più pericolose sembrano essere le ultime due, in particolare quella di Catanzaro, ma le facili pendenze delle quali sono dotate non toglieranno certo il sonno ai velocisti. Al massimo, saranno tagliati fuori quegli sprinter che soffrono i finali impegnativi. Difficile, ma non impossibile, la felice conclusione di un tentativo, soprattutto perché all’inizio di un grande giro le forze generali sono ancora tante. Negli ultimi anni, abbiamo visto il gruppo presentarsi compatto al termine di tappe ben più dure della Pizzo Calabro – Catanzaro Lido, disputate su percorsi un tempo considerati inaccessibili ai velocisti. Comunque, non va mai dato nulla per scontato. La storia del ciclismo riporta anche episodi di corse nelle quali il vincitore finale uscì da tappe pianeggianti (Giro 1962, tappa Lecco – Casale Monferrato; Tour 2006, tappa Béziers – Montélimar), ma non dovrebbero essere il caso di questa frazione. Sicuramente, chi sarà davanti all’attacco avrà mille stimoli per ben figurare quest’oggi, a partire dal caldo tifo del sud. E poi una vittoria di giornata in una grande corsa a tappe è sempre una perla che andrà ad arricchire il proprio palmares, soprattutto se conquistata in barba alla torma scatenata dei velocisti.
La bandierina verrà abbassata nell’importante centro peschereccio di Pizzo, situato pittorescamente su di una rupe strapiombante verso il Tirreno. Tra i suoi monumenti, il più curioso ed interessante è la chiesetta di Piedigrotta, scavata nel tufo alla fine del ‘600 da un gruppo di naufraghi napoletani, che così vollero ringraziare Dio per aver avuto la vita salva. L’interno è popolato di statue, realizzate nel secolo scorso dagli scultori Angelo ed Alfonso Barone, raffiguranti personaggi della Bibbia ai quali sono state affiancate le effigi di Papa Giovanni XXIII, di John Kennedy e – questa è la vera curiosità del luogo – del “lider maximo” Fidel Castro.
Il via sarà in salita, poiché nei primi 10 Km si dovrà passare dal livello del mare ai 476 metri di Vibo Valentia, capoluogo di una delle provincie più giovani d’Italia, istituita nel 1992. Il suo nome cambiò ben sei volte nel corso della sua storia, iniziata con la fondazione in data incerta del villaggio di Veip (o Veipone), centro appartenente agli indigeni pre-ellenici del quale è stata riportata alla luce la necropoli. Nel VII secolo a.C. divenne colonia greca e fu ribattezzata Hipponion (Ippona); divenuta romana nel 192 a.C., il suo nome fu mutato prima in Vibona e poi in Valentia, accorpati in Vibo Valentia nel 89 a.C., quando fu proclamata municipio. Distrutta dai saraceni, Federico II di Svevia la ricostruì nel 1235 in un luogo poco distante e la chiamo Monteleone di Calabria, nome rimasto in uso fino al 1927, quando fu ripristinata definitivamente l’antica denominazione romana. Meritano una sosta il Duomo di San Leoluca e le grandiose mura della città di Hipponion, i cui principali reperti sono esposti nel Museo Archeologico (ubicato nel castello di Federico II).
Uscendo da Vibo, si abbandonerà la SS 18 e si scenderà nella valle del Mesima, dirigendosi verso la principale difficoltà di questa frazione, la salita al Passo di Pietra Spada (1335 m), con il quale si passerà dal versante tirrenico a quello ionico. L’ascesa, che principierà nel centro di Dasà, misura circa 26 Km e presenta una pendenza media morbida (4,1%), ma nella seconda metà è spezzata in due tronconi da un lungo tratto in discesa. Dasà a parte, l’unico abitato toccato durante la scalata è Arena, che sarà raggiunto dopo i primi 3,8 Km, quelli più impegnativi, nei quali la pendenza media si attesta al 7,1%. L’edificio più antico di questo centro è il castello normanno, realizzato nel XI secolo e distrutto da due terremoti nel ‘700: ne rimangono i resti delle torri, delle mura e dell’acquedotto medioevale, che si lambirà salendo verso il Colle d’Arena (1099 m), dove l’ascesa s’interromperà momentaneamente all’altezza di uno dei più spettacolari belvedere della Calabria (soprattutto se si volge lo sguardo in direzione di Vibo). La discesa porterà la corsa nel cuore delle Serre Calabresi, catena montuosa ricca di boschi che si estende dal Passo della Limina alla Sella di Marcellinara, il punto più basso e stretto dello stivale italico (250 m e appena 35 Km tra Tirreno e Ionio). Immediatamente a nord del percorso di gara si trova l’importante centro di Serra San Bruno, il cui nome è legato alla figura del santo fondatore dell’ordine dei certosini. Nato a Colonia verso il 1030, fu chiamato in Italia da Papa Urbano II, che era stato suo discepolo nella scuola del duomo di Reims. Quando l’imperatore tedesco Enrico IV occupò i territori pontifici, San Bruno fuggì col Santo Padre in Calabria, dove ricevette in dono dal Conte Ruggero I di Sicilia un terreno nella zona delle Serre: qui si ritirò a vita eremitica (dopo aver rifiutato la nomina ad arcivescovo di Reggio Calabria) e fondò la sua seconda certosa, dopo la celebre “Grande Chartreuse” di Grenoble. Ricostruita nel ‘900 dopo il quasi totale crollo (avvenuto nel 1783 per un terremoto) e la soppressione di Gioacchino Murat (1808), è ancora oggi abitata da una comunità di monaci.
Si riprenderà la salita puntando verso il Monte Pecoraro (1423 metri), massima elevazione della catena delle Serre, ed il citato Passo di Pietra Spada, attraversando faggete e correndo per lunghi tratti tra stupendi paesaggi. Una volta raggiunto il valico, la vista si aprirà sullo Ionio, verso il quale ci si dirigerà con un’interminabile e non meno panoramica discesa, caratterizzata da pendenze morbide anche su questo versante. Circa 3 Km dopo il passo, la SS 110 lascia sulla sinistra una diramazione per la Ferdinandea, meritevole di un’escursione. Si tratta di una tenuta di 3600 ettari, concepita nel 1832 da Ferdinando II di Borbone come zona di caccia (con tanto di villa), in seguito trasformata in centro siderurgico (ferriera) e, nel 1878, in dimora estiva del colonnello garibaldino Achille Fazzari (l’Eroe dei Due Mondi, invece, vi aveva dormito diciotto anni prima, durante l’Impresa dei Mille). Oggi questo territorio è stato incluso nell’Ecomuseo delle Ferriere e Fonderie di Calabria.
A circa metà del suo sviluppo, la discesa è interrotta da un tratto pianeggiante di 2 Km, al termine del quale si transiterà per Stilo, il centro dove visse a lungo il filosofo Tommaso Campanella, al punto che per anni fu ritenuta la sua città natale (in realtà, l’autore de “La Città del Sole” nacque nella vicina Stigliano). Nel suo territorio un tempo ricadevano ben diciotto chiese, molte delle quali scomparse: tra quelle pervenute ai nostri giorni spicca la cosiddetta “Cattolica”, chiesetta bizantina del X secolo ottimamente conservata (in questo stato è difficile trovarne anche nei luoghi d’origine, la Grecia, l’Armenia, la Georgia e la regione turca dell’Anatolia).
Dopo pochi chilometri si abbandonerà la SS 110 per raggiungere il mare seguendo stradine secondarie, che porteranno la corsa a Riace, la città resa celebre dal ritrovamento dei Bronzi, avvenuto nel 1972 nelle acque dello Ionio, a 8 metri di profondità e a 300 metri dalla costa. La scoperta fu casuale, poiché le statue erano quasi interamente sepolte sotto la sabbia del fondale, a parte il braccio sinistro della “statua A”. Diverse le ipotesi che gli studiosi hanno formulato riguardo alla datazione, la provenienza e gli autori: è stato, però, stabilito con certezza che si tratta di autentici esemplari di sculture greche del VI secolo a.C.
Scesi sul litorale, la corsa imboccherà la SS 106, che segue la costa ionica da Reggio Calabria a Taranto, per uno sviluppo di poco inferiore ai 500 Km. La tappa ne percorrerà due tranches, una cinquantina di chilometri in tutto. Nella prima parte si lambiranno gli scavi dell’antica Caulonia, scoperti nel 1912 presso Monasterace Marina (fino a quella data si pensava che i resti di “Kaulonia” si trovassero nelle vicinanze dell’omonima località, diversi chilometri più a sud). Si entrerà nel territorio della provincia di Catanzaro dopo aver doppiato il “Cocynthum Promontorium” degli antichi Greci, l’odierna Punta Stilo, presso la quale il 9 luglio 1940 fu combattuta l’omonima battaglia, che vide le navi della Regia Marina italiana schierate contro quelle della gloriosa Royal Navy britannica: in quell’occasione si registrò la più elevata concentrazione di armamenti navali avvenuta durante il secondo conflitto mondiale nelle acque del Mediterraneo.
Procedendo in direzione nord, si attraverserà una serie di località che costituiscono le frazioni marittime dei rispetti comuni di pertinenza, posti in posizione elevata nell’entroterra: una sistemazione di sicurezza, adottata prima dell’anno 1000, quando esisteva il pericolo delle incursioni saracene. Dopo la marina di Davoli, si abbandonerà la statale per attraversare il centro di Soverato, definito per la sua bellezza “perla dello Ionio”. Si seguirà poi la litoranea, che corre parallela alla SS 106, in direzione di Montepaone Lido. Incrociata la statale, inizierà la penultima difficoltà di giornata, un’ascesa non prevista originariamente nel percorso di gara, il cui inserimento s’è deciso in sede di sopralluogo: si raggiungeranno i 393 metri di Montauro, centro fondato nel VIII secolo alle pendici d’un monte ritenuto ricco d’oro (“Mons aurens”). La leggenda fu sfatata da una serie di scavi effettuati sotto Ferdinando I Borbone, che evidenziarono la presenza del prezioso metallo, ma in quantità ridotte al punto che le spese sostenute superarono di molto il valore del prodotto effettivamente estraibile. Nell’economia della corsa, invece, questa salita non dovrebbe costituire un ostacolo insormontabile, essendo del 5,7% la pendenza da superare nei quasi 7 Km d’ascesa. Al gruppo interessato ad un eventuale recupero, potrebbe dare più problemi la strada che riporterà sulla statale; la discesa, infatti, non inizierà subito ma si rimarrà in quota per circa 2 Km, per poi scendere piuttosto ripidamente (media superiore al 7%, con un tratto finale a tornanti) da Stalettì all’omonima punta, sulla quale si trovano i ruderi di una chiesa paleocristiana (unico esempio in Calabria) e una cappelletta, nella quale è sepolto Achille Fazzari, il colonnello della Ferdinandea. C’è da dire che, grazie alla presenza del circuito finale, la salita di Montauro non sarà vicinissima alle fasi finali della tappa, ma si troverà ad una cinquantina di chilometri da esse.
Ripresa la SS 106, in vista del primo passaggio dal traguardo si lambirà l’area archeologica del Parco Scolacium, all’interno del quale si possono vedere i resti della città greca di Skylletion, sotto colonia di Crotone fondata alla fine del VI secolo a.C. (ha attribuito il nome all’odierna Squillace) e soprattutto quelli della basilica normanna di Santa Maria della Roccella, la più grande chiesa della Calabria dopo la cattedrale di Gerace.
Il finale della quarta tappa sarà in circuito, un anello di una trentina di chilometri che proporrà l’ascesa alla città alta, il centro di Catanzaro, capoluogo della Calabria dal 1971. La salita inizierà nella periferia sud-est, precisamente nel rione Sala, dove è in progetto la costruzione della cosiddetta “cerniera”, un sistema d’infrastrutture che permetterà di raggiungere rapidamente il centro, mediante passerelle meccanizzate ed ascensori. I “girini”, invece, dovranno seguire la strada a tornanti che, in circa 4 Km, li condurrà nella centralissima Piazza Prefettura, laddove terminò la tappa Crotone – Catanzaro del Giro 1996, vinta dal francese Pascal Hervè. Percorrendo Via Turco, la carovana rosa uscirà dal centro per andare ad immettersi sulla statale che la riporterà verso il litorale: tratto spettacolare questo, perché si supererà il torrente Fiumarella percorrendo il Viadotto Bisantis, il più alto d’Europa tra quelli realizzati ad arcata unica (110 metri dal fondovalle). Progettato dall’ingegner Riccardo Morandi, è stato inaugurato nel 1962 e per anni è stato anche il ponte europeo con la maggiore ampiezza dell’arcata (231 metri, record oggi battuto dai 490 metri della campata centrale dell’Öresundsbron, gettato tra Danimarca e Svezia).
Le strade che si percorreranno nel finale saranno larghe e filanti, tracciate in lievissima discesa: un’autentica “manna” per il gruppo che si lancerà alla caccia delle lepri fuggite durante la salita in città. Non sarà, dunque, difficile digerire quest’ultima difficoltà e per questo sarà molto probabile l’epilogo in volata, tutti assieme appassionatamente, sul lungomare di Catanzaro Lido. La storia di questa frazione, che i locali considerano come il vero centro turistico del capoluogo, iniziò nel XV secolo con l’insediamento di famiglie di pescatori. Persa l’originaria funzione peschereccia, rivestì per decenni un importante ruolo commerciale, soprattutto per la presenza della principale stazione ferroviaria della costa ionica; essendo detta stazione uno strategico punto di raccordo tra la tratte ionica e tirrenica, Catanzaro Lido subì pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale; oggi è divenuto un frequentato centro di attrazione turistica, anche grazie alla vicinanza della citata area archeologica di Scolacium.
I VALICHI DELLA TAPPA
Passo di Pietra Spada (1335 m). Vi transita la SS 110 tra Serra San Bruno e Stilo. Il toponimo si riferisce a grossi cumuli granitici che, nella zona delle Serre, costellano i boschi e le sommità delle alture. Ad essere precisi, il Pietra Spada non è un valico, ma semplicemente il punto più elevato della statale. Il passaggio geografico vero e proprio si trova circa 3 Km prima, sul versante tirrenico, all’altezza della Casa
Cantoniera del Pecoraro (1270 metri). In quel punto, tra l’altro, si varca il confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Mauro Facoltosi - ilciclismo.it
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La spiaggia di Pizzo Calabro
Catanzaro Lido
Edited by SarriTheBest - 13/5/2008, 00:56. -
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Altra tappa x il Benna... . -
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salvo sorprese credo che non ci sia scampo dalla legge del Benna . -
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... magari Bettini o nuovamente Zabel possono disturbarlo... altrimenti nn c'è storia... Bennati è una spanna sopra tutti... sia di talento che di gamba...
Se Cavendish fosse arrivato al Giro un pochino + in palla avrebbe potuto essere un rivale molto + pericoloso...
McEwen ovviamente lo raccatteranno sul Passo di Pietra Spada...
Per la fuga la vedo dura... magari se parte la coppia Igniatiev-Voigt... ma ho paura che il russo abbia pagato la campagna del nord e sia un po' a corto di fiato... di sicuro ci sarà Jérémy Roy, che nella 2° e nella 3° tappa ha fatto una marea di km di fuga.... -
fabrinho82.
User deleted
Forza Benna . -
19bimba86.
User deleted
Tappa x il Benna . -
fou.
User deleted
credo anke io che sia x il benna xke penso che sarà quello che arriverà con le gambe piu fresche... gli altri velocisti soffriranno molto di piu lo sforzo in salita. salita che è raddoppiata rispetto la tappa precedente... vai benna! . -
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Riccò, ultimo a firmare a Pizzo Calabro
Ieri era stata la Slipstream in massa, oggi è stato Riccardo Riccò a firmare per ultimo il foglio di partenza, appena cinque minuti prima del via, tanto è vero che qualcuno in carovana cominciava ad agitarsi.
«Nessun problema - ha spiegato al volo Riccò: la mano? ieri sera non sono riuscito a fare le radiografie, ora il dito è fasciato, oggi cercherò di stare a ruota tutto il giorno e di recuperare un po', poi vedremo».
tuttobiciweb.it. -
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A 75km dall'arrivo troviamo in fuga solitaria Rik Verbrugghe (Cofidis) che ha un vantaggio di 10'50'' sul gruppo compatto. . -
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Ripreso Rik... . -
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grande vittoria di Cavendish.. non me lo aspettavo davvero... . -
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Giro: Catanzaro incorona Cavendish
Di una cosa bisogna dare atto ad Angelo Zomegnan, organizzatore del Giro d'Italia: è vero, questa edizione 2008 brilla proprio per internazionalità. Per motivi i più vari (tra cui l'autolesionismo del Tour nell'affaire Astana), ma il dato di fatto c'è e ci fa un enorme piacere. Anche perché, con un Giro tanto internazionale, capita che si vada a festeggiare un giovanotto proveniente dall'Isola di Man, britannico di nascita e velocista per vocazione, che a Catanzaro Lido ha trovato la prima vittoria in un grande giro, confermando di essere fortissimo anche su strada e non solo in pista (dove si è recentemente laureato campione del mondo nella specialità della Madison).
È fortissimo, Mark Cavendish, perché a soli 22 anni (li compirà mercoledì 21, a Giro in corso quindi) ha battuto un corridore che fino all'altro giorno sembrava imbattibile, in questo contesto rosa, ovvero Daniele Bennati. Ma il ciclismo non è matematica, e quindi la sconfitta è sempre dietro l'angolo: specie se si sbaglia a valutare il momento in cui partire.
In effetti Bennati, sul lungomare di Catanzaro, si è mosso con un tantino di anticipo, perché non ne poteva più di aspettare che partisse Zabel che gli era davanti. Ma il tedesco, con l'esperienza che tutti gli riconoscono, sapeva che se si lanciava troppo presto trovava il vento contrario ad aspettarlo (e frenarlo), e quindi ha optato per una tattica attendista (che però non gli ha fruttato più del sesto posto).
Bennati invece, forse anche sull'onda dell'ottimismo per il successo di Milazzo, ha pensato di poter fare un solo boccone di tutti i rivali, e si è mosso ai 250 metri. Cavendish, giovane ma già furbetto, era lì acquattato alla ruota dell'aretino, e ai 50 metri l'ha saltato andando a centrare il bersaglio grosso. Bennati, deluso, si è fatto rimontare pure dal tedesco Förster.
Ma la volata non ha avuto tutti gli effettivi in posizione di sparo, visto che ai 600 metri una caduta ha tolto di mezzo alcuni velocisti, tra cui McEwen che non è finito per terra, ma è stato rallentato dal ruzzolone innescato da Nuyens. Il belga della Cofidis ha toccato con la ruota anteriore la posteriore di Dall'Antonia, volando via e trascinando giù lo stesso Dall, e poi Priamo, Serov, Trusov, Hondo (che ha preso una botta paurosa, ma s'è rialzato prima di tutti, essendo fatto probabilmente di gomma), Hayman e Gasparotto. Pareva che la giornata dovesse concludersi senza problemi, e invece anche oggi abbiamo il consueto bollettino di guerra (Nuyens ci ha rimesso la clavicola, e con Zabriskie, O'Grady e McGee è il terzo fratturato di grande livello ad abbandonare la corsa rosa).
Domani la Belvedere Marittimo-Contursi Terme, 203 km, ha un percorso che invita alle fughe (a proposito: oggi è toccato a Verbrugghe, che tutto solo è partito al km 1 per essere ripreso in cima alla salita di Catanzaro, a 20 dal traguardo: aveva avuto anche 11' di vantaggio, e a 35 km dalla fine ne conservava ancora 8', poi il crollo verticale, contestualmente al gran lavoro dei Milram all'inseguimento). Ma ancor più, il traguardo di Contursi Terme chiamerà all'azione Bettini (che oggi ha tentato un breve ed estemporaneo allungo in discesa) e Rebellin, ma anche Riccò e soprattutto Di Luca: occhio quindi, che la maglia rosa di Pellizotti rischia di cambiare padrone, visto che Danilo deve recuperare solo 7", e gli abbuoni possono essere dalla sua parte.
Ordine d'Arrivo
1 Mark Cavendish (GBr) Team High Road 4.49.09 (37.558 km/h)
2 Robert Förster (Ger) Gerolsteiner
3 Daniele Bennati (Ita) Liquigas
4 Assan Bazayev (Kaz) Astana
5 Mirco Lorenzetto (Ita) Lampre
6 Erik Zabel (Ger) Team Milram
7 Robbie McEwen (Aus) Silence - Lotto
8 Tony Martin (Ger) Team High Road
9 Paolo Bettini (Ita) Quick Step
10 Koldo Fernandez De Larrea (Spa) Euskaltel - Euskadi
11 Marco Velo (Ita) Team Milram
12 Andrea Tonti (Ita) Quick Step
13 Alexandre Usov (Blr) AG2R La Mondiale
14 Lilian Jégou (Fra) Française des Jeux
15 Michael Blaudzun (Den) Team CSC
16 Daniele Pietropolli (Ita) LPR Brakes
17 Alberto Ongarato (Ita) Team Milram
18 André Greipel (Ger) Team High Road
19 Luis Pasamontes Rodriguez (Spa) Caisse d'Epargne
20 Alan Perez Lezaun (Spa) Euskaltel - Euskadi
21 Matthias Russ (Ger) Gerolsteiner
22 Gabriele Missaglia (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
23 Luca Mazzanti (Ita) Tinkoff Credit Systems
24 Markel Irizar Aranburu (Spa) Euskaltel - Euskadi
25 Guillaume Levarlet (Fra) Française des Jeux
26 Oscar Gatto (Ita) Gerolsteiner
27 Iker Camaño Ortuzar (Spa) Saunier Duval - Scott
28 Frantisek Rabon (Cze) Team High Road
29 René Mandri (Est) AG2R La Mondiale
30 Damien Monier (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
31 Mickaël Chérel (Fra) Française des Jeux
32 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team High Road
33 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
34 Adam Hansen (Aus) Team High Road
35 Steve Zampieri (Swi) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
36 Mauro Santambrogio (Ita) Lampre
37 Marzio Bruseghin (Ita) Lampre
38 Luis Felipe Laverde Jimenez (Col) CSF Group Navigare
39 Blaise Sonnery (Fra) AG2R La Mondiale
40 Matthew Lloyd (Aus) Silence - Lotto
41 Christian Vande Velde (USA) Slipstream Chipotle Presented By H30
42 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Silence - Lotto
43 Andrea Noè (Ita) Liquigas
44 Chris Anker Sørensen (Den) Team CSC
45 Juan Manuel Garate (Spa) Quick Step
46 Morris Possoni (Ita) Team High Road
47 Giovanni Visconti (Ita) Quick Step
48 Giairo Ermeti (Ita) LPR Brakes
49 Danilo Di Luca (Ita) LPR Brakes
50 Theo Eltink (Ned) Rabobank
51 David Millar (GBr) Slipstream Chipotle Presented By H30
52 Dries Devenyns (Bel) Silence - Lotto
53 Gerben Löwik (Ned) Rabobank
54 Fortunato Baliani (Ita) CSF Group Navigare
55 Dario Cataldo (Ita) Liquigas
56 Gilberto Simoni (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
57 Johannes Fröhlinger (Ger) Gerolsteiner
58 Dionisio Galparsoro Martínez (Spa) Euskaltel - Euskadi
59 Emanuele Sella (Ita) CSF Group Navigare
60 Gustav Erik Larsson (Swe) Team CSC
61 Paolo Bossoni (Ita) Lampre
62 Paolo Savoldelli (Ita) LPR Brakes
63 Nicki Sørensen (Den) Team CSC
64 Alexander Efimkin (Rus) Quick Step
65 Franco Pellizotti (Ita) Liquigas
66 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Credit Systems
67 Ryder Hesjedal (Can) Slipstream Chipotle Presented By H30
68 Serguei Klimov (Rus) Tinkoff Credit Systems
69 Paolo Bailetti (Ita) LPR Brakes
70 Alessandro Vanotti (Ita) Liquigas
71 Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas
72 Gabriele Bosisio (Ita) LPR Brakes
73 Vladimir Gusev (Rus) Astana
74 Simon Spilak (Slo) Lampre
75 Volker Ordowski (Ger) Gerolsteiner
76 Hubert Schwab (Swi) Quick Step
77 Vladimir Miholjevic (Cro) Liquigas
78 Ivan Velasco Murillo (Spa) Euskaltel - Euskadi
79 Denis Menchov (Rus) Rabobank
80 Marco Pinotti (Ita) Team High Road
81 Jens Voigt (Ger) Team CSC
82 Addy Engels (Ned) Quick Step
83 José Rujano Guillen (Ven) Caisse d'Epargne
84 Alberto Contador Velasco (Spa) Astana
85 Levi Leipheimer (USA) Astana
86 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott
87 Marlon Alirio Perez Arango (Col) Caisse d'Epargne
88 Christian Pfannberger (Aut) Barloworld
89 Davide Rebellin (Ita) Gerolsteiner
90 Kevin Seeldraeyers (Bel) Quick Step
91 Mauro Facci (Ita) Quick Step
92 Andrey Mizurov (Kaz) Astana
93 Vladimir Karpets (Rus) Caisse d'Epargne
94 Francisco Perez Sanchez (Spa) Caisse d'Epargne
95 Anders Lund (Den) Team CSC
96 Philip Deignan (Irl) AG2R La Mondiale
97 Joaquin Rodriguez Oliver
98 Iñigo Landaluze Intxaurraga (Spa) Euskaltel - Euskadi
99 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
100 Mauricio Alberto Ardila Cano (Col) Rabobank
101 Sylvester Szmyd (Pol) Lampre
102 Andreas Klöden (Ger) Astana
103 Jussi Veikkanen (Fin) Française des Jeux
104 Daniele Nardello (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
105 Francis De Greef (Bel) Silence - Lotto
106 Domenico Pozzovivo (Ita) CSF Group Navigare
107 Dmitry Kozontchuk (Rus) Rabobank
108 Andrea Moletta (Ita) Gerolsteiner
109 Bingen Fernandez Bustinza (Spa) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
110 Tadej Valjavec (Slo) AG2R La Mondiale
111 Sergio Ghisalberti (Ita) Team Milram
112 David Cañada (Spa) Saunier Duval - Scott
113 Alberto Benitez Roman (Spa) Saunier Duval - Scott
114 Francesco Bellotti (Ita) Barloworld
115 Alessandro Spezialetti (Ita) LPR Brakes
116 Carlos José Ochoa (Ven) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
117 Wim Van Huffel (Bel) Silence - Lotto
118 Eros Capecchi (Ita) Saunier Duval - Scott
119 Mauricio Soler (Col) Barloworld
120 Félix Rafael Cardenas Ravalo (Col) Barloworld
121 Leonardo Piepoli (Ita) Saunier Duval - Scott
122 Antonio Colom Mas (Spa) Astana
123 Joan Horrach Rippoll (Spa) Caisse d'Epargne
124 David Loosli (Swi) Lampre
125 Mathieu Perget (Fra) Caisse d'Epargne
126 Yoann Le Boulanger (Fra) Française des Jeux
127 Paul Martens (Ger) Rabobank
128 Jure Golcer (Slo) LPR Brakes
129 Nicolas Rousseau (Fra) AG2R La Mondiale
130 Filippo Savini (Ita) CSF Group Navigare
131 Fabio Sabatini (Ita) Team Milram
132 Jérémy Roy (Fra) Française des Jeux
133 Enrico Gasparotto (Ita) Barloworld
134 Danilo Hondo (Ger) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
135 Francesco Gavazzi (Ita) Lampre 1.42
136 Fabio Baldato (Ita) Lampre 1.45
137 Alexander Serov (Rus) Tinkoff Credit Systems *
138 Bradley Wiggins (GBr) Team High Road 2.06
139 Mathew Hayman (Aus) Rabobank *
140 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff Credit Systems *
141 Tiziano dall'Antonia (Ita) CSF Group Navigare *
142 Matteo Priamo (Ita) CSF Group Navigare *
143 Mickaël Buffaz (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 4.24
144 Yuriy Krivtsov (Ukr) AG2R La Mondiale
145 Ruslan Ivanov (Mda) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
146 Nick Gates (Aus) Silence - Lotto
147 Sven Krauss (Ger) Gerolsteiner
148 Julio Alberto Perez Cuapio (Mex) CSF Group Navigare
149 Graeme Brown (Aus) Rabobank 6.39
150 Alberto Loddo (Ita) Tinkoff Credit Systems
151 Luciano André Pagliarini Mendonca (Bra) Saunier Duval - Scott
152 Alessandro Bertolini (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
153 Jason McCartney (USA) Team CSC
154 Bram De Groot (Ned) Rabobank
155 Pablo Lastras Garcia (Spa) Caisse d'Epargne
156 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana 7.58
157 Riccardo Chiarini (Ita) LPR Brakes
158 Vasili Kiryienka (Blr) Tinkoff Credit Systems
159 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Credit Systems
160 Thomas Fothen (Ger) Gerolsteiner
161 Nicolas Hartmann (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
162 Steve Morabito (Swi) Astana
163 Yann Huguet (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
164 Kevin De Weert (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
165 Rik Verbrugghe (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone
166 Christopher Sutton (Aus) Slipstream Chipotle Presented By H30 10.18
167 Timothy Gudsell (NZl) Française des Jeux
168 Yauheni Hutarovich (Blr) Française des Jeux
169 Markus Eichler (Ger) Team Milram
170 Lander Aperribay (Spa) Euskaltel - Euskadi
171 Steven Cummings (GBr) Barloworld
172 Carlo Scognamiglio (Ita) Barloworld
173 Mikhail Ignatiev (Rus) Tinkoff Credit Systems
174 Geert Steurs (Bel) Silence - Lotto
175 Laurent Mangel (Fra) AG2R La Mondiale
176 Julian Dean (NZl) Slipstream Chipotle Presented By H30
177 Magnus Backstedt (Swe) Slipstream Chipotle Presented By H30
178 Jonathan Patrick Mc Carty (USA) Slipstream Chipotle Presented By H30
179 Danny Pate (USA) Slipstream Chipotle Presented By H30
180 Geraint Thomas (GBr) Barloworld 10.52
181 Josu Agirre Aseginolaza (Spa) Euskaltel - Euskadi
182 Raffaele Illiano (Ita) Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli
183 Matej Jurco (Svk) Team Milram
184 Enrico Poitschke (Ger) Team Milram
185 Ermanno Capelli (Ita) Saunier Duval - Scott
186 Aitor Galdos Alonso (Spa) Euskaltel - Euskadi
187 Raivis Belohvosciks (Lat) Saunier Duval - Scott
188 Patrick Calcagni (Swi) Barloworld
189 Kjell Carlström (Fin) Liquigas
190 Charles Wegelius (GBr) Liquigas
191 Nick Nuyens (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone *
DNF Dominique Cornu (Bel) Silence - Lotto
DNF Tom Stubbe (Bel) Française des Jeux
DNS Stuart O'Grady (Aus) Team CSC
* given same time as winner due to crash in final 3km
Marco Grassi - cicloweb.it
Edited by SarriTheBest - 14/5/2008, 02:02. -
Vince™.
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la velocità del gruppo era bassa, zabel si è subito piantato e bennati è dovuto partire ma anche lui si è piantato appena è uscito di scia, cavendish invece è arrivato da dietro a tutta velocità e ha saltato tutti gli altri a doppia velocità . -
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Zabel è stato molto moscio oggi... Bennati s'è trovato al vento troppo presto... quando c'era ancora Velo a tirare lui era a fianco di Zabel a prendere vento...
Cmq davvero bravo Mark... si è nascosto bn ed è saltato fòri al momento giusto...
McEwen invece.... -
Ayrton Senna the best.
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Si quoto con te cmq cos' è successo nelle retrovie' Ho visto un brutta caduta!
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