Mondiale: Sudafrica 2010

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    Livello Liegi-Bastogne-Liegi

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    gattuso piu forte di ambrosini ? non dimentichiamo che uno che sa segnare puo cambiare la storia di un mondiale, vedi materazzi (brocco ma che sa segnare)... e a differenza di materazzi non e brocco ambro
     
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  2. Joey²
     
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    Della serie: dobbiamo sempre farci riconoscere




    Rissa con gli ultras bulgari
    Cori italiani per il Duce

    Numerosi gli scontri a Sofia. Prima di Bulgaria-Italia si sfiora la rissa in un bar del centro. Tifosi azzurri scortati allo stadio tra le urla "Duce Duce". Il presidente della Figc Abete ha commentato: "I biglietti sono nominali, è possibile rintracciare ogni persona"

    SOFIA, 11 ottobre 2008 - Arrivano gli ultras italiani a Sofia e sale la tensione attorno a Bulgaria-Italia. Prima una rissa appena sfiorata in un bar del centro, poi il tentativo di scontro con i tifosi locali all'interno dello stadio frenato dall'ingresso delle forze di polizia bulgare in assetto antisommossa. Il tutto tra canti del ventennio fascista e un corteo nelle strade che conducono al "Levski Stadium" scandito da "Duce Duce". E soprattutto lo stupore dei bulgari, che avevano accolto con calore la nazionale campione del mondo.

    NOMI NOTI - Il gruppo di oltre cento tifosi organizzati al seguito della nazionale è parte dello stesso che segue gli azzurri da due anni, ovvero da dopo la fine del Mondiale. Il Viminale li conosce bene, si tratta di ultras della destra provenienti da diverse città, specie del nord-est. Questa volta si sono aggiunti anche tifosi provenienti da Napoli. E a provocare le tensioni della giornata sono stati anche il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente collocata a destra, e il confronto con i "rivali" del Cska, tifoseria di sinistra.

    FACCETTA NERA - Sarebbe questo, secondo alcuni testimoni, il motivo che ha fatto scattare la rissa all'interno del bar del centro di Sofia: italiani e sostenitori del Levski contro ultras del Cska. Rapido l'intervento della polizia locale, così si è evitato il peggio: nessun ferito e nessun fermo.Poi, il "plotone" degli ultras italiani è andato allo stadio a piedi, scortato da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso per le strade di Sofia è stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un colpo di pistola di un agente di polizia, e soprattuto di "Faccetta Nera", "Duce Duce" e altri cori fascisti.

    CINGHIE - Poi, all'arrivo allo stadio, l'ingresso nel settore loro riservato e subito il tentativo d'assalto agli spettatori bulgari. Un gruppo di italiani ha percorso tutti i gradoni con le cinghie dei pantaloni in mano, è arrivato fino alla cancellata che delimita il settore e ha cominciato a menar fendenti e a tirare oggetti dall'altra parte. La tensione è stata molto alta per alcuni secondi, prima che una trentina di poliziotti con caschi, corpetti e manganelli entrasse e riportasse con calma indietro i sostenitori italiani. Secondo l'agenzia bulgara Bgnes, almeno un poliziotto è rimasto ferito negli scontri che hanno coinvolto una trentina di tifosi che si lanciavano bottiglie e pietre gli uni contro gli altri. Quando la polizia è riuscita a sedare la rissa, ha aggiunto l'agenzia bulgara, alcuni facinorosi sono stati arrestati.

    BIGLIETTI - Uno striscione degli italiani sarebbe stato sottratto dai bulgari, di certo quando la calma è stata ristabilita gli Ultras Italia hanno tolto i loro tricolori con i nomi di diverse città di provenienza, alcuni in caratteri celtici. La Federcalcio ha poi precisato di aver venduto 144 biglietti a tifosi italiani per quel settore, dopo aver girato al ministero dell'Interno nomi e dati anagrafici dei titolari della richiesta e dopo averne ricevuto indietro il nulla osta. Da quel momento, gli Ultras Italia sono passati sotto il controllo della polizia locale. Domenico Mazzilli, responsabile della sicurezza della nazionale azzurra, e Roberto Massucci, suo vice, hanno offerto il loro supporo alla polizia bulgara.

    ABETE - "C'è un clima un po' teso - ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete ai microfoni di Raisport - e forse quello che è avvenuto prima lo ha alimentato. In campo però si è vista correttezza tra i giocatori e tutto è andato nei binari giusti. Cori fascisti e croci celtiche? C'è sempre da prevenire e ci sono comportamenti impropri da sanzionare. I biglietti venduti ai tifosi italiani sono nominali, per cui è possibile andare a recuperare ogni singola persona".

    gazzetta.it
     
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  3. riccarduz
     
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    ke skifo pero!!!!!!!!!!!!!cori a sostegno del duce...ma dove siamo finiti...kuando si fanno ste kose altro ke odiare gli italiani gli spakkerei a tutti la faccia!!!!
     
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    ma la partita quant'è finita!?
     
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  5. Carles Puyol
     
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    Livello Liegi-Bastogne-Liegi

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    poche occasioni fatte e quasi nessuna subita.. partita noiosa.. per i nostri bene solo De Rossi e Rossi
     
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  7. Carles Puyol
     
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    Dei nostri bene Pepe, Rossi, Dossena Chiellini e De Rossi. Ma anche Gattuso ha combattuto alla grande. Male Montolivo e Zambrotta. Gilardino è stato servito pochissimo e male. Fuori dal gioco anche Di Natale
     
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    0-0 con la Bulgaria... che nobbacci... :nene:
    meno male il girone è facile... siamo sempre 1°, giusto?
     
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    Livello Liegi-Bastogne-Liegi

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    CITAZIONE (SarriTheBest @ 12/10/2008, 13:53)
    0-0 con la Bulgaria... che nobbacci... :nene:
    meno male il girone è facile... siamo sempre 1°, giusto?

    contro la bulgaria, in bulgaria l'italia non ha mai vinto... quindi alla fine non e cosi male lo 0a0 senza subire nulla...
    PS:Berbatov è una pippa...
     
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    accontentiamoci così... se quella merdaccia viareggina di Lippi nn si qualifica x i mondiali sai che risate...

    ps: sempre detto, da quando giocava al Leverkusen...
     
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  11. Carles Puyol
     
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    A me piace molto invece... Forte fisicamente e con un buon dribbling...e segna un casino di gol all'anno...che volete di più?

    Ieri sera non ha trovato guizzi ma alla fine s'è fatto senti in campo, con tutto che di palloni giocabili forse a malapena gliene è arrivato 1...
     
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    Doppietta di Aquilani! Battuto il Montenegro
    L'Italia vince 2-1 e sale a 10 punti, al comando del gruppo 8 di qualificazioni ai Mondiali 2010. Buona la prova degli azzurri. Per gli ospiti a segno Vucinic. Lippi eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte

    LECCE, 15 ottobre 2008 - L’Italia batte 2-1 il Montenegro. Stavolta giocando bene. Sfruttando ancora una doppietta: con Cipro il mattatore era stato Di Natale, con la Georgia De Rossi, stasera un favoloso Aquilani. Vucinic, ottimo, ha provato a farci uno scherzetto nella "sua" Lecce, ma il suo gol non è bastato agli ospiti, che hanno messo in mostra anche un super Jovetic. L’Italia vince e vola via nel girone di qualificazione mondiale. Tiene botta solo l’Irlanda del Trap, la Bulgaria si ferma in Georgia. Gli azzurri stasera hanno mostrato un ottimo calcio, soprattutto nei primi 45’: dirompenti sulle fasce, ispirati in mezzo con un Aquilani che a questi livelli si era visto solo con la Roma a Madrid, in Champions, contro il Real. A voler cercare una magagna, la squadra di Lippi - che eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte - ha rischiato troppo, ma il Montenegro in avanti è ottimo. Ci possiamo accontentare.
    FUOCHI D’ARTIFICIO - I primi 20’ sono pirotecnici. Occasioni come le ciliege, una tira l’altra. La maggior parte di marca azzurra. I ragazzi di Lippi escono dai blocchi come uno sprinter, e sfiorano il gol prima con Dossena, poi con Gattuso. Sono passati solo 2’. Quindi è Pepe in mischia ad accarezzare il suo primo bersaglio in Nazionale, para Poleksic. Il gol azzurro arriva all’8’. Lo segna Aquilani, che arriva a rimorchio a centroarea sull’assist della destra di Pepe, dopo un liscio del terzino sinistro montenegrino Jovanovic. Il romanista realizza il suo primo gol in Nazionale con un tap-in vincente a porta vuota. Il Montenegro reagisce con un un’azione confusa, Zambrotta salva sulla linea di porta. Ma il Montenegro il pari lo trova lo stesso. In contropiede. Un peccato grave degli azzurri. Jovetic rifinisce per Vucinic, che salta Chiellini e di sinistro trafigge Amelia, per nulla irreprensibile. La gara è divertente. L’Italia stavolta gioca bene, ispirata da un super Aquilani, per il quale Lippi ha trasformato il suo 4-3-3 in un 4-2-3-1 con il talento romano mezzapunta, sulla linea di Pepe e Di Natale. Il Montenegro replica con uno schieramento speculare. Anche per loro fa il fenomeno il trequartista, Jovetic, talento in boccio che nella Fiorentina stenta a trovare spazio. Filipovic, il tecnico ospite, marca a uomo Aquilani, con Drincic, che però lo perde spesso. E infatti al 28’ Aquilani riporta avanti gli azzurri. Si defila sulla destra, sfrutta una sponda di Gilardino e schiaccia a terra il destro del 2-1 deviato nella propria porta da Tanasaijevic. L’ultimo brivido del primo tempo è firmato Vucinic, su punizione: Amelia respinge. All’intervallo è 2-1 Italia. Finalmente convincente, anche se non irreprensibile dietro. Ma non c’è paragone con la retroguardia del Montenegro, una sciagura, infilata a ripetizione soprattutto sugli esterni, con Di Natale e Pepe, scatenato.
    EMOZIONI - Si riparte subito con un brivido. Un super Zambrotta sfonda sulla destra e sfiora il gol. Bravo Poleksic. Lippi sugli esterni inverte Pepe e Di Natale, che però calano. Poi Aquilani dipinge un capolavoro per Gilardino che imbratta la tela "sparando" sul portiere. Il Montenegro ha l’occasione della beffa: De Rossi consegna palla a Vucinic, che si fa ipnotizzare a tu per tu con Amelia. Il Montenegro riprende coraggio: Jovetic ci prova di giustezza, Amelia si esalta ancora. La gara resta avvincente, entrambe le squadre danno il meglio in fase offensiva. La Roma connection va vicina a chiudere i conti: cross da destra di Aquilani, De Rossi di testa colpisce un palo. Sprechiamo troppo e allora Lippi decide di coprirsi. Fuori un sontuoso Aquilani, dentro Perrotta. Ma il Montenegro continua a graffiare con Vucinic (punizione appena a lato) e Jovetic. L’Italia però ragiona, fa girare palla e gestisce il vantaggio. E vince 2-1.

    Riccardo Pratesi - gazzetta.it
     
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  13. kobES7
     
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    Marco Motta, Salvatore Bocchetti e Giampaolo Pazzini: sono queste le tre novità assolute delle convocazioni del c.t. della Nazionale, Marcello Lippi, per il doppio impegno di qualificazione ai Mondiali 2010 contro Montenegro e Irlanda. È invece un ritorno in azzurro quello di Matteo Brighi e Pasquale Foggia, che contavano rispettivamente una sola e due presenze. Cassano ancora fuori, come Di Vaio.
    INFORTUNATI - Tanti gli acciaccati costretti al forfeit: Legrottaglie e Bonera in difesa, Camoranesi, Gattuso, Aquilani e Perrotta a centrocampo, Gilardino e Toni in avanti.
    I CONVOCATI - Questa la lista dei 23 azzurri:
    PORTIERI: Amelia (Palermo), Buffon (Juventus), De Sanctis (Galatasaray). DIFENSORI: Bocchetti (Genoa), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Dossena (Liverpool), Gamberini (Fiorentina), Grosso (Lione), Motta (Roma), Zambrotta (Milan)
    CENTROCAMPISTI: Brighi (Roma), De Rossi (Roma), Foggia (Lazio), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pirlo (Milan)
    ATTACCANTI: Di Natale (Udinese), Iaquinta (Juventus), Pazzini (Sampdoria), Pepe (Udinese), Quagliarella (Udinese), G. Rossi (Villarreal).
     
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  14. Ricardinho92
     
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    Bocchetti?!?!? Ogni tanto esce gente nuova insospettabile
     
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  15. Joey²
     
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    no, seriamente chi è bocchetti?
     
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1381 replies since 19/11/2007, 01:18   9899 views
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