Liegi - Bastogne - Liegi

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  1. "(Joe.Falchetto)"
     
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    e da notare un ottimo 5° posto di Pfannberger! Complimenti!

    mi ha molto deluso invece Cunego... speravo riuscisse a restare con i migliori, invece si è piantato...
     
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  2. Vince™
     
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    ho visto solo gli ultimi km perche l'ho registrata.
    credo che schleck e rebelin abbiamo fatto una cazzata, perche rebellin è sempre rimasto li davanti a tirare, invece schleck sempre dietro ad aspettare, valverde si vedeva che era in difficolta nella penultima salita e quei due non hanno saputo sfruttare l'occasione, era ovvio che li avrebbe battuti allo sprint. resto sempre dell'indea che a quel punto tantar non nuoce mai :nono:
     
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  3. 19bimba86
     
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    E si vice dovevano tentare frank non e che abbia provato piu di tanto
     
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    frank e veramente un buon corridore, ma non e un fenomeno.... avrei voluto vedere bettini li davanti...
     
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  5. fou
     
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    peccato che bettini si era cotto con la sparata precedente e nn cìera. onore a frank invece che era li davanti. cmq vi ricordo che ha vinto VALV-PITI!!!! (bleah)
     
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  6. xGarzox
     
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  7. 19bimba86
     
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    Rebellin: ero al limite. Bettini: mi sono mancati 200 metri
    Ancora una volta Davide Rebellin è stato protagonista in una grande classica, giungendo secondo a Liegi.
    «Credo di aver fatto il massimo - ha detto il veneto al microfono di Alessandra De Stefano di RaiSport subito dopo il traguardo -: quando ci siamo trovati con Valverde e Schleck sapevo che lo spagnolo era difficile da sbattere allo sprint.
    All'ultimo chilometro ho pensato di attaccare, ma confesso che ero al limite e quindi ho provato a giocarmi tutto allo sprint.
    Sullo scatto Valverde si è avvantaggiato e io l'ho rimontato solo in parte...».
    Soddisfatto della sua prova anche Paolo Bettini: «Stavo bene e penso di averlo dimostrato. Il mio attacco? L'azione del giovane Schleck e di Schumacher era pericolosa, a mio parere era giusto provare aa chiudere il buco.
    La nuova salita? Sapevo che avrebbe fatto la differenza, a me sono solo mancati 200 metri. Peccato perché per quei 200 metri ho perso la corsa, sono stati fondamentali... per perdere.
    Per il resto mi sono sentito bene e se penso a come stavo una settimana fa, devo dire di essere molto soddisfatto».

    tuttobiciweb.it

    CITAZIONE
    frank e veramente un buon corridore, ma non e un fenomeno...

    Ke frank sia un buon corridore nn lo metto in dubbio ma lo sa anke lui che in volata non va molto, io dicevo che poteva riprovare......
    Cmq anke Andy è andato molto bene

    Edited by SarriTheBest - 28/4/2008, 20:21
     
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  8. Carles Puyol
     
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    Non ho ancora letto, nei vostri commenti, le parole chiave della corsa: MAGICO ALEJANDROOOOOO!!!!!!!

    Una corsa davvero bellissima che gli Schleck Brothers hanno corso al meglio con Frank che per pochissimo non ha staccato Rebellin e Valverde sulla penultima salita, visto che erano al gancio...

    Sulla volata finale non c'era da fare, Schleck non aveva nè spazio nè gambe per staccarli e Rebellin, come ha detto nell'intervista appena post-gara, poteva anche provare ma non gli sembrava il caso contro quel valverde...

    Una vittoria fondamentale per valverde, da troppo tempo si sente che dopo che è sparito Fuentes non è lo stesso di 2 anni fa, non è più brillante, npon vince più... LO HA MESSO IN CULO A TUTTI I CONTESTATORI! (concedetemi la finezza :asd: )
    Una tattica perfetta con Rodriguez (che si è un pò chiantato, ma vabbè...) e finalmente lo si è visto determinato a tirare!

    Mi ha deluso tantissimo Bettini, la gamba c'era e l'ha sprecata con attacchi idioti fatti in momenti assurdi...mi dispiace per il mitico Paolo, ma oggi ha fatto davvero un paio di stronzate da pivellino!
    Cunego non ha fatto praticamente nulla e si è staccato malamente! Che delusione!
    E' andato bene Dekker, che si è visto però poco ma è arrivato davanti e anche da Evans mi aspettavo di più...

    Un grandissimo bravo a Adny Schleck e a Christian Pfannberger! Il primo è stato uno dei protagonisti assoluti della corsa con azioni che meritavano più del 4° posto, e il secondo si è piazzato 5° in una corsa che rende mitici i corridori segno di grandissima classe! Si è piazzato nei primi 10 di tutte e 3 le classiche delle Ardenne(se non erro...)! Applausi a questo bravissimo ragazzo!

    :ave: a rebellin, non ci sono altre parole per questo sempreverde!
     
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  9. lusinis
     
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    Ho visto la corsa a spezzettoni, tanto per cambiare..., e devo dire che non mi ha entusiasmata, per vari motivi, non ultimo il vincitore (già non lo adoravo prima, dopo la storia dell'operacion puerto non lo prosso proprio vedere).

    Bettini si è suicidato, non era proprio il caso di spremersi così e così presto....

    Probabilmente Valverde avrebbe vinto comunque, però negli ultimi chilometri Schleck e Rebellini avrebbero potuto tentere uno scattino, così gli hanno consegnato la visttoria già bella impacchettata con nastrino e biglietto di congratulazioni
     
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  10. Joey Ramone GN
     
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    schleck non so, ma Rebellin non ne aveva più per scattare
     
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  11. Vince™
     
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    LIEGI - LE PAGELLE: SCHLECK, UN ALTRO DOMINIO A META'
    Alle spalle del calcolatore Valverde gran risalto anche alle prestazioni di Rebellin e dei fratelli Schleck. Il lussemburghese, animatore delle tre classiche delle Ardenne, ha sfiorato anche il successo pagando dazio a causa di uno spunto veloce non certo irresistibile. Naufraga Cunego, bloccato dai crampi sul più bello. Il Piccolo Principe avrà modo di rifarsi. I voti di Federico Petroni.

    VALVERDE 8.5: Vince nella gara che più gli si addice: estenuante corsa ad eliminazione, premia alla fine il più scattista, l’uomo dalle fibre veloci più sviluppate, che oggi albergavano nelle gambe del murciano della Caisse d’Epargne, mai in prima posizione se non negli ultimi 300m. Ha corso in difesa, non ha mai preso in mano le redini del gioco ma è fatto così, ci ha abituati a ben altri livelli parassitici. Rientrare sulla fuga nel momento clou non è da tutti: le gambe le aveva. E anche le motivazioni: spaccare il mondo dopo le critiche di diciassette mesi.

    REBELLIN 8: Stesso discorso fatto per Valverde. In una corsa tattica, dove nessuno si assumeva mai l’onere di sfrondare l’albero dei pretendenti, ha avuto l’accortezza di stare nell’ombra, risparmiare il giusto per essere brillante nel finale. Assunto l’assioma dell’imbattibilità di Valverde in un arrivo del genere, ha temuto forse troppo uno scatto di Schleck nel finale, centrando sull’alfiere della CSC le sue attenzioni invece di impiccare il pericoloso iberico. L’esigua differenza nei voti è dovuta alla mancanza di palesi errori dei protagonisti, alla superiorità di Valverde allo sprint e al livellamento delle forze fra i tre, come testimonia il Saint Nicolas, scavalcato a braccetto.

    SCHLECK F. 8-: Il più forte in salita della campagna delle Ardenne. Un motore così potente, non supportato da una velocità di punta adeguata, richiederebbe però una tattica un pelo più accorta, specie in fase di lancio. Un dubbio viene, a vedere la volata. Se davvero il serbatoio era in riserva da un pezzo, il lussemburghese non avrebbe chiuso la volata a due bici da Valverde, si sarebbe arenato prima. E allora che non gli fosse venuto l’insano grillo di battere tutti in volata? Lui che riuscì a farsi battere persino da Evans al Mondiale scorso? Non lo sapremo mai. Registriamo un’altra prova magnifica per sostanza e cuore.

    SCHLECK A. 7.5: La tentazione di affibbiargli un voto pari a quello fratellone verrebbe ma teniamo i piedi per terra. Dopo la fuga bagnata alla Freccia, quasi 150km allo scoperto, un’altra azione da lontano. Lo conoscevamo nei panni del condottiero da tre settimane, ora si svela, alla tenera età di 23 anni, come guerrigliero da imboscate di un giorno. È destinato a furoreggiare per dieci anni. Aspettiamolo con fiducia, mentre ci godiamo la sua sparata formidabile in faccia a Bettini, l’avvicendamento al vertice.

    DEKKER 7+
    : Di certo, Gigliola Cinquetti non cantava “Non ho l’età” pensando a questo miracoloso olandesino: 24 anni e già la promessa che Boogerd resterà un idolo, un poster appeso in camera e non il palmares da imitare. Il suo allungo – presumiamo, la regia se lo è perso – sul Saint Nicolas ha del sublime, se è vero che si è bevuto circa trenta secondi sul gruppo di Evans che lo precedeva. Da inizio anno sta facendo le prove generali, resta da vedere dove regalerà il primo acuto: alla Scala o all’Opera Bastille?

    PFANNBERGER 7
    : La vera sorpresa (non per i più attenti che già lo scorso anno lo davano in ascesa) di questa Campagna del Nord merita un voto robusto per la costanza di rendimento: 6° all’Amstel, 9° alla Freccia, oggi eccezionale 5° posto. Considerate le attitudini in salita, il prossimo Giro d’Italia gli offrirà una vetrina niente male per correre sì in appoggio a Soler ma per curare anche il proprio orticello. Che si annuncia fertile.

    EVANS 5.5: Spauracchio alla vigilia, atteso sulla Redoute, invocato sulla Roche aux Faucons, gli sono andate di traverso tutte le salite più toste. Ha un rapporto discontinuo con le Classiche, specie con la Doyenne dove fu quinto ma anche trentasettesimo. È la conferma vivente di quanto siano adatte queste corse agli scattisti. Il buon Cadel scattista non è, quindi paga il prezzo. Lui, comunque, lotta, suda e non molla.

    CUNEGO 5.5: Il suo lento e deluso incedere all’arrivo, staccato persino da un gruppo cui aveva piantato un bello scatto in faccia sulla Roche, lascia basito il mondo delle due ruote. Crampi, si scopre, verso Saint Nicolas, tali da farlo retrocedere al trentesimo posto. Ha pagato proprio la salita che lui stesso aveva indicato come più congeniale alle sue qualità di scalatore, segno che non di agilità ma di potenza si nutre il ciclismo del Nord.

    RODRIGUEZ 6.5: Superate certe pendenze da capogiro, è il più in palla. Alla prima, vera occasione della carriera, fa capolino il Grillo Parlante che gli ricorda la sua vita da mediano, pardon, da gregario e cede di schianto sul più bello. In ogni caso, la settimana delle Ardenne migliore per questa pulce iberica.

    NIBALI 6: La corsa, allo squaletto dello Stretto, piace da matti. Poco importa che gli sia mancato lo spunto per stare con i migliori o quantomeno con i più immediati inseguitori: il talento, il fondo, l’attitudine ci sono. Il decimo posto aggiunge un mattoncino (più per il morale che per contenuto tecnico) alla sua preparazione del Giro d’Italia.

    BETTINI 5.5: Spiace dare al campione del mondo, al conquistator di mille battaglie un voto così basso, ma spiace ancor di più vederlo arrancare in tutte le classiche sin qui disputate. Ultimo all’Eroica, ce lo si aspettava; naufrago alla Sanremo, un rammarico, dopo averlo visto sprecare inattese energie sulla Cipressa; oggi, nella classica che lo aveva lanciato, in affanno, sia fisicamente – comprensibile, tornava da un fastidioso infortunio – che tatticamente. Non venite a dirci che gli scatti sulla Redoute e sullo Sprimont non erano il canto del cigno. Coglie un nono posto dal retrogusto amaro. Che non abbia saputo valutare le risposte del suo fisico come alla Sanremo?

    SOLER 5: Pimpante sulla Redoute, mai come quest’anno parca di spunti tecnici, evapora in seguito, dimostrando quanto conti l’esperienza dove nulla si lascia al caso. Non sono ancora maturi i tempi per vedere un colombiano alla conquista del Belgio: da queste parti si devono ancora riprendere dalla sberle subite da uno spagnolo, figurarsi da un sudamericano.

    PERCORSO 9: Stupendo. Spesso ci si interroga su quale sia la Classica più bella. Normalmente, la risposta è: “Ognuna ha il suo perché”. Da oggi, forse, la Liegi – Bastogne – Liegi merita qualcosina in più. Oltre al contesto meraviglioso delle Ardenne (un paesaggio spettacolare, tra conifere, campi lussureggianti e riprese conturbanti), il percorso ha offerto una spietata selezione da dietro, con un susseguirsi di stradine strette e tortuose perfette per le imboscate e una serie di cotes da vertigini che rendono la Doyenne la corsa più dura al mondo. Il restyling, con l’inserimento della Roche aux Faucons ha ridato vigore alla corsa e l’ha resa ancor più affascinante, nella sua durezza estrema.

    PUBBLICO 4: Passi la smania di acclamare un corridore di casa nella Doyenne, evento atteso da due lustri e non ripetibile, almeno in un recente orizzonte, però il festival delle spinte a Philippe Gilbert, che di speranze di fare sua la Liegi ne ha meno di Bruseghin, è a dir poco vergognoso.

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    L'ho vista oggi dp avermela fatta registrare.. (e alla fine, mentre la De Stefy intervistava, mi so appisolato di brutto :asd:)

    Innanzitutto lode hai 3 fuggitivi Brutt, Stubbe, Fothen, Kopp e Rolland che si sono fatti una marea di chilometri di fuga.

    Andy è quello che m'è piaciuto di +... s'è sbattutto da matti... c'ha provato riprovato... ha lavorato per il fratello.. e s'è piazzato 4°... + di così nn possiamo chiederli...
    Franck m'è piaciuto un po' meno... a fatto degli scatti notevoli, ma io a quel punto forse forse nn l'avrei fatti... mi sarei tenuto i fratello vicino e avrei aspettato la salita prima del traguardo x provare l'attacco finale... cmq bravo anche lui...
    Dekker ricalca l'Amstel e si sveglia troppo tardi... rimediando cmq un buon 6°posto... sorpresa Freire 10° e bene anche Gesink, 14°... la Rabobank alla fine può essere contenta...

    Capitolo italiani... Grande Rebellin che a 37 anni fa vedè la su classe.. Ottimi Bettini (soprattutto) e Nibali.. Cunego colpito da crampi e arrivato dp secoli ci sta, in sta settimana s'è spremuto di brutto... nn bisogna pretendere troppo da sto ragazzo... Riccò nei 20 è un ottimo risultato in vista del Giro... sta tornando ai suoi livelli... E super Mazzanti 23°...

    Capitolo tattiche di squadra... Caisse perfetta, con Joaquin so stati bravissimi.. Silence x niente... cioè, i gregari hanno lavorato benissimo e alla fine erano distrutti... è il capitano che s'è un po' appisolato sul + bello è s'è fatto sfuggire il treno giusto...

    CITAZIONE (Carles Puyol @ 28/4/2008, 08:24)
    Una corsa davvero bellissima che gli Schleck Brothers hanno corso al meglio con Frank che per pochissimo non ha staccato Rebellin e Valverde sulla penultima salita, visto che erano al gancio...

    se nn ci fosse stato Rebellin a ricucire se ne sarebbe andato... Valverde arrancava un po'... :sisi:

    CITAZIONE (Carles Puyol @ 28/4/2008, 08:24)
    Mi ha deluso tantissimo Bettini, la gamba c'era e l'ha sprecata con attacchi idioti fatti in momenti assurdi...mi dispiace per il mitico Paolo, ma oggi ha fatto davvero un paio di stronzate da pivellino!

    Bettini è così... prendere o lasciare... quando li piglia scatta... anche se è una follia... ma tante tante gare l'ha vinte così... grazi a queste follie...
    Oggi l'è andata male.... ma ha fatto vedere che sta tornando il miglior Bettini... la buzzeta mi sembra che ci sia sempre, ma meno di prima... bene bene...
     
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  13. Carles Puyol
     
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    si la buzzetta è molto diminuito ma un pochino pochino c'è ancora!
     
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  14. 19bimba86
     
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    La buzzetta del betto e la meglio....
    Da notare anke la buzzettina di Rebellin, che pero sembrava non creargli problemi....
     
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  15. marcovivio
     
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    Peccato per Bettini. Essendo il mio corridore preferito devo dire che speravo molto in un suo acuto... invece è andata male. Peccato.
     
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