Giro dell’Appennino

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    Amore&Vita all'Appennino nel ricordo di Cox
    Al Giro dell’Appennino correranno invece Dainius Kairelis, Ruslan Ivanov, Romas Sinicinas, Seweryn e Slawomir Kohut, Artur Krol, Lukasz Goralewski e Slawomir Bury.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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    Appennino: la Tenax Menikini punta su Pidgornyy
    Dopo un ottimo Brixia Tour, la Tenax Menikini di Fabio Bordonali si appresta ad onorare il prossimo Giro dell’Appennino, dove l’ultimo vincitore del Gran Premio della Montagna e della tappa regina del Brixia Tour Ruslan Pidgornyy può trovarsi a suo agio sulle salite che caratterizzano questa corsa, come il Passo della Castagnola, il Passo dei Giovi e il passo della Bocchetta, l’asperità regina della corsa, otto chilometri di salita con pendenza media del 7,7% e pendenza massima oltre il 15%. Con lui, agli ordini del diesse Marco Tabai, sci saranno Bertuola, Ermeti, Golcer, Murro, Pietropolli, Corsini e Ferrari.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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    Barloworld: Soler punta all'Appennino nel ricordo di Cox
    Con la morte nel cuore per la prematura ed improvvisa scomparsa dell’amico e compagno Ryan Cox, il Team Barloworld riprende la via delle corse. La stagione non si ferma e mentre una parte degli atleti è impegnata sulle strade del Giro del Portogallo una compagine molto ben “attrezzata” sarà domenica prossima – 5 agosto – al via del Giro dell’Appennino.
    Capofila della spedizione sarà Mauricio Soler, fresco vincitore di una tappa e della maglia a pois dell’ultimo Tour de France, che certamente vorrà approfittare del magnifico stato di forma per piazzare un’altra stoccata vincente e magari dedicarla all’amico che non c’è più. Particolarmente adatto alle caratteristiche del colombiano il percorso della classica ligure, con la tradizionale salita della Bocchetta.
    Con Soler– agli ordini del DS Alberto Volpi – partiranno anche Gianpaolo Cheula, Alexander Efimkin, Paolo Longo Borghini e Kastantsin Siutsou.
    Domenica, al Giro dell’Appennino, e nel corso della Volta ao Portugal, il team gareggerà con il lutto in ricordo di Ryan Cox.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Bailetti guida la Lpr al Giro dell'Appennino
    Reduce dal successo nel Tour de Wallonie con Borut Bozic, il Team Lpr torna sulle strade italiane per partecipare domenica 5 agosto al Giro dell'Appennino. Alla gara con partenza e arrivo a Pontedecimo (in totale 198 km) il sodalizio nero-verde prenderà il via con Paolo Bailetti (nella foto), Roger Beuchat, Luca Celli, Riccardo Chiarini, Andreas Dietziker, Alessandro Maserati, Daniele Nardello e Walter Proch. In
    ammiraglia a guidare i ragazzi sarà presente il direttore sportivo Enrico Paolini.
    Dopo la buona prestazione al Brixia Tour, gli occhi saranno puntati su Bailetti e Dietziker, due uomini che hanno dimostrato di possedere un'ottima condizione e di saper affrontare le salite con i migliori. "I ragazzi sono molto motivati e hanno voglia di mettersi in mostra. - svela il direttore sportivo Enrico Paolini -. Sappiamo che non sarà semplice, ma noi ce la metteremo tutta per ben figurare. Abbiamo alcune frecce al nostro arco e vogliamo sfruttarle nel migliore dei modi".

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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    Parte con l'Appennino l'intenso agosto della Cinelli Endeka
    Partirà con il Giro d'Appennino l'intenso mese di agosto del team Cinelli Endeka OPD. Rispetto agli ultimi eventi, saranno diversi i volti nuovi che il team bianco nero schiererà sul traguardo di Pontedecimo.
    «Per molti ragazzi si tratterà di un vero e proprio ritorno all'agonismo dopo una pausa piuttosto importante - sottolinea il team manager Simone Biasci, che accompagnerà i ragazzi all'appuntamento ligure -. Il Giro dell'Appennino è una tra le corse più dure del calendario ed è inutile farsi illusioni. Dopo una pausa agonistica, servirebbe un approccio piuttosto soft e la corsa della "Bocchetta" non si presta certo a proposito. Tuttavia - aggiunge l'ex gregario di Cipollini -, con un agosto intenso come quello che ci aspetta, la corsa ligure sarà comunque importante per consentire ai ragazzi di riprendere il fondo ed il ritmo di gara che saranno poi determinanti nelle gare che seguiranno». Turno di riposo dunque, per le ruote veloci. Il team Cinelli Endeka OPD schiererà per l'occasione i seguenti elementi: Yauhen Sobal (UKR), Stefan Histrov (BUL), Alexey Shchebelin (RUS), Giordano Montanari (ITA) Vladimir Smirnov (LIT), Juan David Torres Durango (VEN) e Juan Pablo Dotti (ARG).

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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  5. Pierich Dipendente
     
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    Giro dell'Appennino, impresa solitaria per Alessandro Bertolini

    Alessandro Bertolini, portacolori della Diquigiovanni Selle Italia, ha vinto per distacco la 68a edizione del Giro dell'Appennino. Alle sue spalle, staccati di 50" sono giunti nell'ordine il bielorusso Siutsou e l'ucraino Pidgornyy. Al quarto posto Paolo Bailetti della Lpr, autore di una nuova ottima prova.

    fonte: tuttobiciweb.it

    Edited by SarriTheBest - 6/8/2007, 04:27
     
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  6. Pierich Dipendente
     
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    Lievita Bertolini
    Giro dell'Appennino suo a 36 anni


    Il Giro dell'Appennino è una delle corse più dure del calendario italiano con la mitica salita del Passo della Bocchetta a fare da giudice inflessibile a circa 40 km dall'arrivo: è una corsa durissima che non lascia scampo a chi non ha una condizione più che buona.
    Oggi Alessandro Bertolini, 36enne trentino che corre con la Serramenti Diquigiovanni – Selle Italia, ha fatto davvero un bel numero arrivando da solo sul traguardo di Pontedecimo con circa un minuto di vantaggio sul secondo dopo una fuga di circa 60 km. Per Alessandro è il secondo successo stagionale (dopo la prima semitappa alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali) e il quindicesimo in carriera e, senza dubbio, questo è uno dei più importanti: con lui festeggia anche il suo Team Manager Gianni Savio che dopo tante edizioni i cui i suoi ragazzi correvano da protagonisti riesci finalmente a cogliere il successo finale.
    Il via è stato dato alle ore 11 a Novi Ligure davanti al celeberrimo Museo dei Campionissimi con 109 corridori in rappresentanza di 15 squadre: tante assenze importanti segno che forse il cambiamento di data per evitare la concomitanza con la Liegi non è stato poi così fruttoso. Gruppo abbastanza nervoso nella prima parte anche se al passaggio nel centro di Genova al km 130 di gara è ancora compatto. Una decina di km dopo si avvantaggiano 24 uomini tra cui uomini pericolosi come Pidgornyy, Anzà, Missaglia e Niemec: da questo gruppetto provano ad uscire Celli, Siutsou e proprio Bertolini e riescono subito a guadagnare un centinaio di metri.
    Il tentativo è buono e ai piedi della Bocchetta il vantaggio sul gruppo (che intanto sii è ricompattato) è di circa 50”.
    Il primo a cedere è Luca Celli del Team LPR e poco dopo, nel primo tratto duro di salita Siutsou attacca e rimane da solo al comando: in gruppo intanto c'è bagarre e il ritardo dalla testa della corsa è di soli 40”. A metà salita Siutsou ha 12” di vantaggio su Bertolini che sta cercando di salire del proprio passo mentre dal gruppo sono scattati Quagliarello, Sobal e il colombiano Soler, attesissimo dopo le grandi prestazioni del Tour de France, che sono segnalati a 26”; a 44” insegue da solo Pidgornyy mentre a un minuto c'è il gruppo con Sella, Niemec, Mazzanti e Bailetti a fare il ritmo.
    Nel tratto più duro della salita della Bocchetta Siutsou si pianta e viene ripreso e staccanto da un intelligente Bertolini mentre da dietro nessuno riesce a recuperare. Al passaggio in vetta Bertolini ha 26” di vantaggio su Soler, Sobal, Quagliarello e Siutsou e un minuto su Mazzanti, Bailetti e Pidgornyy: a questo punto mancano 39 km all'arrivo e altre due salita.
    In discesa Bertolini prende il volo a porta in suo vantaggio sui sei inseguitori (che nel frattempo si sono ricompattati) a 1' quando inizia la salita del Passo della Castagnola. Qui vanno in crisi Soler e Quagliarello che si staccano irrimediabilmente. Nonostante la salita e la fuga che si protrae ormai da diverso tempo Bertolini riesce ancora ad incrementare i suo vantaggio portandolo a 1'08” allo scollinamento.
    Ormai rimane da affrontare solo la facile ascesa dei Giovi (posta a 16 km dall'arrivo) e la situazione non cambia con il trentino che raggiunge addirittura il minuto e mezzo di vantaggio a 10 dall'arrivo. Sul traguardo la gioia è tanta e subito dopo l'arrivo c'è l'abbraccio con il suo Team Manager Gianni Savio. Dietro intanto si fraziona il gruppetto degli inseguitori e un bravissimo Siutsou (nonostante un problema al nervo sciatico dopo una caduta al Tour) riesce ad anticipare Pidgornyy in seconda posizione mentre Bailetti supera Luca Mazzanti e Sobal nella volata per il quarto posto.
    “E dire che ero scattato per cercare di anticipare la Bocchetta, visto che sapevo è una salita dura e che fa grande selezione” racconta Bertolini dopo le premiazioni. “Già al Brixia avevo avuto buoni segnali in salita quindi sapevo di stare bene. Questa vittoria è una dimostrazione della mia professionalità, mi alleno sempre e mi faccio sempre trovare pronto. Quando passa il treno giusti bisogna essere pronto a salirci e oggi è riuscito tutto al meglio”.
    Dopo una vittoria così a poco meno di due mesi dalla corsa iridata viene quasi spontanea una domanda sul prossimo futuro e su una possibile maglia azzurra: il trentino tiene i piedi per terra però “la maglia azzurra è un sogno fin da quando ero ragazzino; in più sono uno che se c'è da lavorare non mi tiro mai indietro e riesco anche a vedere bene la corsa. Ora mi piacerebbe fare bene al Melinda e al Veneto, per la convocazione chissà...”.
    Si chiude così la 68a edizione del Giro dell'Appennino, un'edizione baciata da sole ma privata di troppi possibili protagonisti segno che va rivisto qualcosa nei calendari perché il Pro-Tour porta via tanti corridori a corse storiche che meriterebbero molto di più solo per la gente che organizza con tanta passione e sacrifici.



    Sebastiano Cipriani

    fonte:cicloweb
     
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5 replies since 2/8/2007, 04:58   183 views
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