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SarriTheBest
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Fertonani non ci sta: «Impossibile difendersi contro un muro di gomma. Chiedo chiarezza»
In merito alla squalifica di due anni inflitta dalla Commissione d’Appello Federale a Marco Fertonani, lo stesso corridore e gli avvocati che lo difendono, annunciano che faranno appello e che si batteranno sino in fondo per fare pienamente luce sulla vicenda.
“Il procedimento che ha portato all'accertamento della positività di Marco Fertonani è viziato da numerose anomalie che la difesa ha documentato in modo puntuale. Non esiste un solo atto che permetta di superare i vizi rilevati.
“Impugneremo, quindi, la decisione - ha detto alla comunicazione della sentenza l'avvocato Giulia Bongiorno che difende Fertonani -, con il radicato convincimento che sarà accertata l'assoluta correttezza della condotta del Fertonani”.
"Errori ed omissioni del Laboratorio Francese - commento di Marco Fertonani -, tutte le lungaggini burocratiche del procedimento che è fuori da tutti i limiti temporali che si sono imposti per iscritto la Federazione ed il Coni, il fatto che il Perito della Federazione , che dovrebbe essere terzo, ha chiesto le informazioni al Perito dell'accusa (Coni) per fare la sua perizia, il fatto che è arrivata ulteriore documentazione dalla Francia dopo che l'udienza era terminata e la stessa è stata tenuta in considerazione permettendo al perito del Tribunale una nuova ed in parte differenze perizia, non sono state tenute per nulla in considerazione."
"Per non parlare - continua Fertonani - della completa impossibilità di difendersi contro un muro di gomma che fa e decide senza tenere conto minimamente dei regolamenti Wada, che nel procedimento delle mie analisi non sono state assolutamente rispettate dal Centro Francese, considerando un campione degradato come unico riferimento. Io posso aggiungere che il mio caso è senza dubbio "fastidioso" perchè dimostrando la mia completa innocenza potrei fare da traino a molti altri corridori che sono stati giudicati dal Centro Francese che si ritiene "leader" mondiale nella ricerca al doping creando un caso mediatico nazionale ed internazionale che nessuno vuole. Ma se una persona non sbaglia non deve essere accomunata a tutti quelli che hanno fatto un errore solo perchè adesso il ciclismo è diventato il capro espriatorio di tutti gli sport".
ciclonews.it
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